Mps, Risoluzione approvata in Consiglio regionale a larghissima maggioranza


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“Prolungare presenza pubblica nel capitale banca e rinviare privatizzazione, salvaguardare occupazione e il marchio e Siena mantenga cuore direzionale”

Ceccarelli: “In piena pandemia non è il momento di pensare a mettere sul mercato la banca. Oggi scriviamo bella pagina politica”

«Non è questo il momento, in piena pandemia, per pensare a rimettere sul mercato una grande banca come Mps, con un percorso di risanamento ancora da completare. In questo senso, è stato importante oggi trovare la pressoché totale unanimità in Consiglio per approvare una risoluzione congiunta nella quale si mettono a fuoco alcuni indirizzi fondamentali da dare alla giunta regionale per la sua azione. Oggi scriviamo una bella pagina della politica, una sintesi unitaria che rafforza l’azione del presidente della Regione e che, spero, possa essere di buon auspicio per il futuro».

In queste parole la sintesi del pensiero del capogruppo del Pd in Consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli, nel commentare la risoluzione approvata in Consiglio a larghissima maggioranza.

Nel testo della risoluzione, scaturita da una rivisitazione condivisa con gli altri gruppi consiliari del documento presentato dal Pd, si impegna la giunta regionale a perseguire alcuni obiettivi ritenuti strategici per il territorio e per il futuro della banca. In particolare: “la tutela delle professionalità interne e la salvaguardia occupazionale della forza lavoro; Proseguire, in collaborazione con i livelli istituzionali del territorio, il confronto istituzionale  aperto con il Governo nazionale a difesa del risparmio e del credito in Toscana, nella ricerca delle migliori soluzioni tecniche possibili per garantire un futuro solido a Banca Monte dei Paschi di Siena, in quanto presidio economico ed occupazionale strategico per il territorio senese e toscano, all’interno di un progetto dal respiro nazionale ed europeo; a valutare, qualora possibile, in coordinamento con il Comune e la Provincia di Siena e la Fondazione MPS, al Governo nazionale e alla Commissione europea: il prolungamento del mantenimento della partecipazione pubblica nel capitale della Banca, con il rinvio della privatizzazione; un’ulteriore proroga della norma sul golden power, esigenza dettata dalle mutate condizioni economiche e sociali che l’emergenza pandemica comporta; rimarcare all’interno di tale interlocuzione con il Governo, nel pieno rispetto di ruoli e delle regole di mercato, alcune azioni fondamentali per l’azienda e per il territorio, ovvero: la salvaguardia del marchio e dell’integrità di Banca Monte dei Paschi di Siena, quale valore industriale determinante; la permanenza del cuore direzionale della Banca MPS a Siena, come valore fondamentale nell’azione di consolidamento e rilancio dell’istituto bancario”.

La risoluzione approvata, infine, impegna la giunta regionale anche ad “attivarsi, per quanto di propria competenza, per sostenere un percorso che, in prospettiva,  punti a valorizzare Banca MPS al fine di favorire la sua tenuta sul mercato, determinare ulteriori processi di crescita e strutturarne un consolidamento tale da avere in Toscana la sede e la governance del terzo polo bancario a livello nazionale, opzione possibile favorendo un’aggregazione tra soggetti economici paritetici; a rappresentare al Governo nazionale l’importanza di favorire, a livello normativo, la creazione di una o più banche di standing nazionale di “secondo livello” che supportino le banche territoriali, quali anche le banche cooperative e le banche popolari; a valutare la possibilità e la necessità di esaminare le ragioni di credito della fondazione Monte dei Paschi di Siena, la quale ha promosso una richiesta di risarcimento verso la Banca MPS, e ad adoperarsi per favorire, per quanto di propria competenza, una composizione della controversia – se necessario anche attraverso un advisor – a tutela del territorio e del bene dei cittadini toscani”.

 

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