Nucleare, Ucraina, Approvata all’unanimità mozione di Gazzetti


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«La Toscana si mobiliti, faccia sentire la propria contrarietà a scenario catastrofico. Necessario massimo impegno della Comunità Internazionale», dice il consigliere regionale

«Esprimiamo profonda preoccupazione e ferma condanna sulla possibilità di un’escalation del conflitto in Ucraina che porti all’uso di armi nucleari, come paventato dal governo russo. Ciascuno di noi deve tenere conto delle catastrofi umanitarie e dei danni irreversibili che possono essere prodotti da questa tipologia di armi. La Toscana è terra di Pace, storicamente all’avanguardia nella conquista e nella tutela dei diritti di tutti e di tutte. È importante che faccia sentire la propria voce, la propria mobilitazione civile e istituzionale. Oggi come non mai serve un impegno unitario della Comunità Internazionale per evitare lo scenario peggiore e rafforzare la politica del disarmo nucleare. Per questi motivi accolgo con soddisfazione il voto unanime del Consiglio regionale sulla mozione da me proposta e ringrazio tutte le consigliere ed i consiglieri».

Lo dice Francesco Gazzetti, consigliere regionale Pd, commentando l’approvazione della mozione in merito alla minaccia di una possibile un’escalation nucleare dell’attuale conflitto in Ucraina.

«Con questa mozione impegniamo la Giunta regionale a far giungere al Governo tutta la contrarietà e la preoccupazione della comunità toscana in relazione al paventato utilizzo di armi nucleari da parte della Russia, sollecitando un lavoro costante da parte del nostro Paese, all’interno della Comunità Internazionale, per trovare una soluzione pacifica alla crisi evitando un’escalation nucleare del conflitto – continua Gazzetti – L’obiettivo è perseguire ogni sforzo utile verso un mondo libero dalle armi nucleari, rafforzando il protagonismo dell’Italia in tal senso, articolando proposte concrete e condivise soprattutto in ambito di Unione europea e con i partner storici dell’Italia, valutando anche la  sottoscrizione e l’adesione ad ogni trattato o accordo internazionale utile al raggiungimento di tale traguardo».

«L’impiego di armi nucleari, da parte della Russia o di qualsiasi altro Stato, avrebbe conseguenze catastrofiche e di vasta portata – conclude Gazzetti – Uno scenario inammissibile, contro cui occorre una mobilitazione ferma da parte della società e di tutte le istituzioni libere e democratiche».

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