FIRENZE 30.08.12 (c.b.) «Sono d’accordo con Rossi sull’idea di realizzare tre Aree vaste, del Sud, del Nord e della Costa. Ma guai a ignorare il fatto che per la nuova legge nazionale (art. 18) Firenze è Città metropolitana e come tale deve essere organizzata. Questo in continuità con l’attuale Provincia, magari inserendo in essa altri Comuni contigui al territorio. Il disegno della legge che nessuno oggi può modificare o forzare con provvedimenti della Regione, è quello di dividere l’organizzazione delle dieci più grandi città italiane, fra cui Firenze, dai restanti territori provinciali che saranno oggetto di “riordino”. Lo stesso Consiglio delle Autonomie in Toscanaa, che è chiamato ad esprimere il parere sui nuovi confini delle Province, dovrà astenersi dal considerare il territorio della provincia di Firenze che per legge è già oggi Città metropolitana; da escludere, quindi, nel riordino delle province stesse. All’inizio di settembre sarà bene che i sindaci della costituente Città metropolitana fiorentina, coordinata dal sindaco Renzi e dall’attuale presidente Barducci, possano riunirsi per sviluppare rapidamente un iter giuridico-amministrativo che è diverso dal vivo dibattito che sta attraversando le altre realtà toscane, fondato sulla definizione degli altri tre territori “provinciali”».
Così Eugenio Giani, consigliere regionale del Pd, interviene nel dibattito sulle nuove Province in Toscana.
