Pd: riduzione consiglieri e assessori, indennità “virtuose”, superamento del vitalizio.


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salone consiglioRiduzione del numero dei consiglieri e degli assessori regionali (rispettivamente da 55 a 40 e da 10 a 8), superamento dell’attuale vitalizio e passaggio al sistema contributivo, proposta di legge al Parlamento per includere i parametri d’indennità dei consiglieri tra gli elementi di virtuosità delle Regioni.

Sono questi, in sintesi, i punti illustrati oggi da Vittorio Bugli, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, nel corso di una conferenza stampa tenutasi stamani a Firenze, a cui ha partecipato la gran parte dei consiglieri del Pd.

«Abbiamo svolto un lavoro serrato all’interno del gruppo del Pd – ha spiegato Bugli – e abbiamo deciso di presentare un pacchetto di proposte per dare pienamente attuazione alla risoluzione votata all’unanimità dal Consiglio nello scorso settembre, che prevedeva impegni precisi sulla riduzione del numero di consiglieri e assessori, sulle indennità e sul vitalizio. Per questo presenteremo, nei prossimi giorni, una proposta di legge di modifica dello Statuto regionale, che si faccia carico di tre questioni: la riduzione del numero di seggi da 55 a 40, il limite massimo per la giunta di 8 assessori e il superamento del vitalizio, con il passaggio a un sistema contributivo. In secondo luogo – ha aggiunto il capogruppo – presenteremo una proposta di legge al Parlamento, per chiedere che tra i parametri di virtuosità venga inserito anche il livello delle indennità percepite dai consiglieri regionali, secondo un criterio di premialità per quelle Regioni che si collocano al di sotto della media nazionale, anche perché la Toscana oggi è una delle Regioni in cui questi costi sono tra i più bassi e appare evidente che la non considerazione di questo parametro è svantaggiosa per chi, in questi anni, ha operato con criteri di sobrietà anche per quello che riguarda le indennità degli eletti”.

Queste proposte – ha ribadito Bugli – sono già contenute in un ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio il 6 settembre, e noi abbiamo deciso di farle divenire concrete proposte di legge. Non vogliamo fare i primi della classe, ma dare il miglior contributo, come spetta al gruppo che ha più responsabilità in Consiglio regionale. Per questo le terremo volentieri aperte alla firma e alla sottoscrizione delle altre forze politiche, oltre che essere disponibili ad ogni ulteriore suggerimento durante l’iter necessario alla loro approvazione”.

Il testo della proposta di legge

 

 

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