Peretola, interventi Pd sulla risoluzione. Marras: “Dietro No del centrodestra genuflessione alla Lega”


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Le dichiarazioni in aula del capogruppo Pd Marras, della vicecapogruppo Monni, dei consiglieri Ciolini, Bambagioni, Pieroni, Mazzeo, Meucci, Nardini, Anselmi

 

“Con oggi diamo mandato al presidente della Regione, eletto dai cittadini, a dire sì o no all’ampliamento dell’aeroporto di Peretola nella conferenza decisoria del 7 dicembre, con oggi noi diciamo con forza che vogliamo lo sviluppo del sistema aeroportuale toscano senza indugi. – ha dichiarato Leonardo Marras, capogruppo Pd Toscana – Da non fiorentino ritengo che forse si è impiegato troppo tempo a discutere dello sviluppo di questa parte di Toscana e che è arrivato il momento di fare delle scelte. Ma non possiamo prescindere dal fatto che siamo di fronte a un’infrastruttura propulsiva per lo sviluppo dell’intera regione. A chi oggi si nasconde dietro tecnicismi risibili dico chiaramente che si sono lasciati smascherare e che dietro il loro voto c’è piuttosto una genuflessione al rito leghista di Cascina, che sembra piuttosto l’aspirazione a sedere nella giunta di questo comune che la posizione di chi rappresenta i cittadini nell’assemblea toscana. Tecnicismi risibili, perché la risoluzione va incontro a ciò che prescrive in modo netto e chiaro la legge sul governo del territorio all’articolo 9 bis. Smettiamola quindi di violentare la logica, chi vota contro questo passaggio se ne assuma ogni responsabilità”.

 

“Bisogna essere molto chiari e decidere da che parte stiamo. – ha spiegato Monia Monni, vicecapogruppo Pd Regione Toscana – L’ampliamento dell’aeroporto Vespucci rappresenta un fattore determinante per la competitività, il turismo ed il settore produttivo di tutta la nostra regione e i cittadini aspettano da ormai troppo tempo. Siamo ad un punto di svolta della storia urbanistica e ambientale del nostro territorio e dobbiamo percorre questa strada nel segno di una ‘crescita felice’ che vuol dire lavoro, tranquillità per le famiglie toscana e sviluppo sostenibile con e per il nostro territorio. È nostro preciso dovere quello di migliorare la qualità della vita di oltre 35mila persone che vivono da sempre coi sorvoli sopra la testa, promuovendo, al tempo stesso, un deciso miglioramento ambientale per un’area urbana che, da sempre, è stata sottoposta a stressanti impatti. Nelle motivazioni avverse – leggo due diverse radici: una campanilistica, figlia di una Lega a trazione pisana che ritiene sbagliato investire su Firenze per non mortificare Pisa, ma che è incapace di tenere di conto che il Vespucci sarà l’asset strategico necessario per potenziare il sistema aeroportuale toscano nel suo complesso. L’altra, di un ambientalismo dogmatico che si è fossilizzato su un’idea meramente conservativa dell’ambiente, ma che male si concilia con la valorizzazione delle matrici ambientali e la crescita di un territorio”.

 

“Dopo una lunga fase di confronto politico, dove ognuno ha espresso le proprie posizioni e com’è noto io ho abbracciato quella del territorio pratese, ritengo che oggi ci sia bisogno di mettere velocemente un punto finale a questa vicenda, fornendo al presidente Rossi gli strumenti adeguati per meglio rappresentare gli interessi della Toscana – ha fatto presente Nicola Ciolini – Noi ci assumiamo la nostra responsabilità, con chiarezza, ma occorre che altrettanto facciano tutti gli altri, a partire dal Ministero che deve sbrigarsi a rendere nota la sua posizione ufficiale. Forse, allora, anche la Lega prenderà posizione o almeno me lo auguro, perché prima o poi ci dovete dire come la pensate e smetterla con il ritornello ‘siamo qui da sei mesi’ o ‘e allora il Pd’. Le cose sono chiare: già nella risoluzione approvata da questo Consiglio nel 2015 avevamo fissato numerosi paletti per provare a garantire il minor impatto possibile sui territori interessati. E conseguentemente avevamo richiesto che i sindaci della Piana fossero inseriti nell’Osservatorio ambientale, cosa che fino ad oggi non è avvenuta ed è per questo che ho presentato un emendamento per ribadire questa posizione. Ecco – ha quindi aggiunto Ciolini rivolto ai consiglieri M5S e Lega – per una volta siate collaborativi, impegnatevi a sostenere presso il governo nazionale questa sacrosanta richiesta di partecipazione dei sindaci”.

 

“O si sostiene lo sviluppo o non si sostiene, nessun tentennamento è ammissibile: di certo i cittadini toscani dopo questo voto avranno chiaro che l’unica forza di cambiamento e progresso è il Partito democratico. – ha illustrato Paolo Bambagioni – Sostenere questa risoluzione significa imprimere una svolta nel percorso di sviluppo dell’aeroporto di Firenze e del sistema toscano, quindi superare un gap infrastrutturale, dare una svolta a un’economia che, non possiamo negarlo, ha sofferto per una congiuntura difficile e che ha bisogno di una boccata d’ossigeno per le nostre imprese. Non solo: questo progetto si inserisce in una riqualificazione urbana e ambientale straordinaria. Ho sostenuto con forza, infine, il passaggio relativo al ponte sull’Arno perché sancisce un impegno importante per dare risposte a cittadini che le attendono da troppo tempo”.

 

“Come Presidente della Provincia di Pisa, insieme agli altri enti azionisti di SAT, ci confrontammo duramente con il Presidente Rossi e la sua proposta di fusione degli scali di Pisa e Firenze. – ha dichiarato Andrea Pieroni – Preferivamo un percorso graduale attraverso una holding, ma la storia è andata diversamente. A questo punto, quello che conta è che il percorso verso  il sistema aeroportuale toscano integrato vada avanti alle condizioni definite nella risoluzione  approvata dal Consiglio Regionale il 25 novembre 2015,  nella quale è scritto a chiare lettere che i due aeroporti sviluppino le loro diverse specializzazioni in un’ottica integrata, che a Pisa siano fatti gli investimenti necessari per arrivare ai 7 milioni di passeggeri, che la nuova pista di Firenze sia  monodirezionale, che si potenzi il collegamento ferroviario Pisa-Firenze, che si realizzi la tangenziale nord-est di Pisa. Chiediamo a Rossi di farsi garante di tali obiettivi, così come di vigilare sul livello e la qualità dell’occupazione, evitando che siano i lavoratori a pagare il prezzo di tali scelte”.

 

“Se riconosco la coerenza del movimento Cinque stelle, non riesco a comprendere le contraddizioni della Lega. A loro dico, siate seri e smettete di prendere in giro i cittadini toscani. – ha detto Antonio Mazzeo – Oggi decidiamo se dare mandato o no al presidente Rossi di portare avanti un’opera strategica per la Toscana. Mettetevi d’accordo e non aggrappatevi a tecnicismi. Il Partito democratico dopo un percorso di confronto sicuramente lungo e elaborato ha trovato la sua posizione e l’ha ben chiara. La Lega, commissariata dalla sindaca di Cascina, in questo modo dice no allo sviluppo della Toscana. Perché è bene essere chiari, lo sviluppo dello scalo pisano passa dall’integrazione degli scali, da un loro più efficace collegamento, da un’ottimizzazione infrastrutturale della costa. Dico alla Lega, volete aspettare cosa, una terza pista al momento impraticabile, vogliamo ancora far aspettare la Toscana? Il Partito democratico dice basta agli indugi e sì allo sviluppo”.

 

“È evidente che sia cambiata la dialettica tra maggioranza e opposizione su questo tema e sono prevalsi posizionamenti politici rispetto a una valutazione di merito sull’importanza di uno scalo strategico per la città e la regione tutta. – ha fatto presente Elisabetta Meucci  – Personalmente ho seguito e sempre sostenuto questo progetto da assessore comunale e sono molti gli aspetti positivi. La costruzione della nuova pista raggiunge l’obiettivo fondamentale di riduzione dell’impatto acustico sui residenti: i circa 1100 abitanti interessati dall’impatto acustico superiore a 65 dB con l’attuale pista, si riducono a circa 70 abitanti con la nuova.La stessa garantirà alle compagnie aeree la necessaria regolarità operativa, oggi oggettivamente ridotta dall’orientamento e dalla lunghezza della pista attuale, dagli ostacoli aerei (Monte Morello, centro abitato) e dai venti predominanti, consentendo riduzione di voli dirottati, cancellati o ritardi. Il progetto inoltre non mette in discussione la creazione del Parco della Piana, anzi ne consentirà l’avvio tramite opere di piantumazione, piste ciclabili, oasi e parco periurbano. Importante sottolineare che sulla base degli studi effettuati, con la realizzazione della nuova pista i posti di lavoro diretti che potranno essere attivati sono stati stimati in circa 4.000, mentre l’occupazione creata dall’indotto potrebbe superare gli 11.000 lavoratori”

 

“Lo dico con chiarezza: sono tra coloro che hanno nutrito forti perplessità sull’integrazione societaria aeroportuale e ho condiviso le battaglie che hanno portato avanti le amministrazioni comunali e il Pd pisano e pratese. – ha spiegato Alessandra Nardini – Credo però fermamente che solo tutelando l’aeroporto di Pisa ed il suo sviluppo si tuteli il nostro sistema aeroportuale tutto.  E sono consapevole che siamo di fronte a un percorso avviato da tempo e ora in stato avanzato, che ha come presupposti i contenuti della risoluzione del novembre 2015  che comprende, nero su bianco, le condizioni che ritenevamo e riteniamo  indispensabili, in particolare la richiesta di tenere salde le diverse specializzazioni e vocazioni dei due aeroporti. E per questo ribadisco la necessità di potenziare i collegamenti tra aeroporti di Firenze e Pisa, con investimenti sulla rete infrastrutturale e la realizzazione della tangenziale nord-est. Cruciale infine tenere alta la guardia sulla tematica occupazionale: l’integrazione societaria non può rischiare di comportare meno tutele e diritti per le lavoratrici ed i lavoratori coinvolti. Pur con le criticità suddette, il mio voto favorevole prende atto dello stato di questo percorso, coerentemente con l’indicazione del mio Partito e della Giunta, espressione della maggioranza che governa questa Regione, con l’impegno di chiedere al Presidente Rossi conferma degli impegni citati nella risoluzione del 2015”.

 

“C’è in gioco un’idea della Toscana, o  vogliamo guardare al nostro ombelico o invece, come io credo, pensare alla nostra regione in una dimensione europea, smettendola con un dibattito provinciale e senza respiro. – ha detto Gianni Anselmi – Vedo posizionamenti derivanti da una cultura di governo arretrata e tattiche politiciste fini a sé stesse. Non si può fare gli sviluppisti in Regione e poi strizzare l’occhiolino a chi è contro le infrastrutture sui territori, magari in vista di scadenze amministrative imminenti.  Dobbiamo scogliere i grandi nodi infrastrutturali della Toscana, il sistema aeroportuale è uno di questi, assieme alle terze corsie autostradali, l’alta velocità, la Tirrenica, il completamento della 2 Mari, i porti di Livorno, Piombino, a cui aggiungo Carrara che è parte integrante di un ragionamento complessivo. Lo sviluppo della nostra regione passa da queste scelte e come Pd sappiamo da che parte stare”.

 

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