Piano Casa, presentata mozione di Titta Meucci (PD) per chiedere una proroga alla giunta regionale.


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La Giunta regionale dovrà predisporre le modifiche normative necessarie per prorogare ulteriormente il termine di presentazione delle Segnalazioni certificate di inizio dell’attività edilizia (Scia), relative agli interventi previsti dal ‘Piano Casa’ che scade il 31 dicembre 2016.

chiavicasaLa legge della Regione Toscana n. 24/2009 (Piano Casa), pur con notevoli vincoli, consente ampliamenti alle unità immobiliari del 20%, che sale al 35% in caso di demolizione e ricostruzione. Sono ammessi ampliamenti fino al 20% anche per gli immobili a destinazione industriale e artigianale.

“È una legge che nasce per fronteggiare un’emergenza, ma dobbiamo prendere atto che quelle motivazioni sono valide ancora oggi, osserva la consigliera regionale Elisabetta Meucci (Pd) prima firmataria della mozione, gli effetti delle norme sono stati già in passato valutati positivamente dai Comuni, per questo credo sia necessario prevedere e attivarsi per arrivare in tempi brevi a una proroga dei termini.

L’obiettivo più importante di questa legge è e rimane quello di andare incontro alle necessità abitative delle famiglie toscane, necessità importante come dimostrano i dati sulle politiche abitative in Toscana e come dimostra la recente spinta avviata dalla regione per la riforma delle modalità di gestione e decisione delle politiche abitative toscane”.

“L’altro obiettivo non meno importante, spiega Meucci, è quello di arrivare a un miglioramento, una riqualificazione del tessuto urbano perché la riqualificazione architettonica e urbanistica che è prevista con questa legge ha dimostrato negli scorsi anni di avere degli effetti positivi anche sul piano del riefficentamento e per il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità del patrimonio edilizio privato. E’ bene ricordare che proprio sul patrimonio edilizio privato, a volte obsoleto,  è più difficile raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ed efficentamento. Questa legge ha dimostrato negli anni che è possibile coniugare il rilancio dell’edilizia e quindi di una parte importante dell’economia e nello stesso tempo promuovere la riqualificazione del patrimonio edilizio. Sono entrambe, conclude Meucci, due esigenze che possono essere soddisfatte rispettando la disciplina urbanistica toscana in vigore”.

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