Programma di governo Regione Toscana, pieno sostegno dal gruppo Pd


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1533713_10206023754345564_3038619854239568437_nFIRENZE 30.06.2015 – Apprezzamento e sostegno alle linee guida del Programma di governo 2015- 2020 illustrato dal presidente Rossi ma anche consapevolezza dell’impegno e delle sfide che attendono questa legislatura. È quanto hanno sostenuto i consiglieri Pd intervenuti durante il dibattito della seduta odierna del Consiglio regionale.
“Sosteniamo pienamente il Programma di governo e condividiamo la stessa ‘ossessione’ per il lavoro”. A dirlo è Leonardo Marras, capogruppo Pd nell’assemblea regionale. “La Toscana è stata la prima a sperimentare un modello di decentramento amministrativo ma ha anche registrato livelli da primato per la sanità, ha una tradizione di equilibrio tra sviluppo e coesione sociale: a partire da questi dati dobbiamo sapere guardare avanti e vedere la Toscana del futuro. – ha proseguito Marras – Siamo pronti a continuare a riformare questa Regione, ce lo hanno chiesto i cittadini e siamo onorati di farlo”
“Abbiamo già intrapreso nella scorsa legislatura un processo di riforma e modernizzazione della Toscana che si è inserito in uno più ampio a livello nazionale. – ha sottolineato Paolo Bambagioni – L’impegno e la responsabilità sarà portare avanti al meglio questo processo non più rimandabile, concentrandoci sulle priorità per i cittadini toscani, dalle infrastrutture, penso al sistema aeroportuale o a quello tramviario, all’economia e al sostegno alle imprese ”
Di “sindaci punto di riferimento sui territori, collegamento con le nostre comunità, con cui condividere le principali sfide che abbiamo di fronte, dalla riforma sanitaria, a sicurezza, sburocratizzazione, sostegno alle imprese e difesa dei posti di lavoro così come processi di delocalizzazione che portino pari condizioni di accesso al lavoro per chi vive in città o in campagna, per una Toscana modello nazionale di laboratorio politico-istituzionale” ha parlato invece Stefano Scaramelli, sindaco di Chiusi fino al suo ingresso nell’assemblea toscana.
Secondo Ilaria Bugetti, “in Toscana si parte da un livello di eccellenza, una sfida quindi ancor più complessa e appassionante sarà quindi quella di continuare a esserlo e realizzare un modello di sviluppo in vari settori, a partire dalla riforma sanitaria, promuovendo la digitalizzazione e la razionalizzazione mettendo al centro i territori, al sociale, valorizzando l’integrazione con il terzo settore, all’ambiente, ponendoci l’obiettivo di una regione a ‘amianto zero’ “.
“Rimettere il futuro nelle mani delle persone che lavorano, una missione storica su cui dobbiamo concentrare il nostro impegno, lo dico provenendo da un luogo simbolo della manifattura e del movimento operaio”: sono le parole di Gianni Anselmi, che ha ribadito l’importanza dell’accordo siglato oggi al Mise per Piombino ma anche del Protocollo di Intesa per Massa Carrara e l’Accordo di programma per Livorno. “Questi possono essere un modello vincente, un metodo utile ad altri territori della Toscana.”, ha fatto presente.
Stefano Baccelli ha ringraziato il presidente Giani per aver annunciato la disponibilità a incontrare i familiari delle vittime della strage di Viareggio. “La decisione di Rossi di istituire una delega sulla sicurezza – ha detto – va declinata, a mio avviso, in senso ampio come sicurezza del territorio: le vittime di quel terribile evento sono state colpite mentre dormivano nelle loro case”. Baccelli ha poi parlato dei punti salienti del programma di governo “che non è una fotografia immutabile, ma che può essere migliorato e implementato con il nostro contribto”.
“Tradurre in realtà un programma di governo ambizioso, percorrere con forza la strada del cambiamento segnata dal governo nazionale e tornare a rendere credibile l’istituzione Regione”: è il compito di questo “Consiglio regionale profondamente rinnovato e ridotto nei numeri” per Antonio Mazzeo, che ha aggiunto: “la Toscana dovrà riuscire finalmente a correre a un’unica velocità, valorizzando le province della costa facendole ragionare davvero in una logica di Area Vasta e offrendo a tutti le stesse opportunità e le stesse possibilità di crescita e sviluppo”.

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