Programma Regionale di Sviluppo, Ceccarelli: “Pronti per cogliere le grandi opportunità di questa fase storica, dopo le emergenze covid e guerra in Ucraina. Obiettivo di fondo Toscana più coesa e tra le Regioni più avanzate d’Europa”.


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Il capogruppo Dem commenta il Piano Regionale di Sviluppo(Prs) 2021-2025 che sarà approvato in Consiglio Regionale nei prossimi giorni.

«Il nuovo Programma regionale di Sviluppo nasce, purtroppo con il ritardo inevitabile alla luce delle gravi emergenze che hanno caratterizzato la prima parte di questa legislatura,  con l’esigenza di rispondere alle gravi criticità conseguenti al dramma del covid e della guerra in Ucraina,  cogliendo le opportunità di questa fase storica, con la presenza di risorse importanti, quali quelle del PNRR e del settennato dei fondi europei.  L’obiettivo prioritario rimane quello di una Toscana più coesa, capace di superare i gap storici che hanno finora separato l’area centrale più ricca e urbanizzata, da quella della costa e dalle aree interne e montane. Il tutto all’interno di un disegno di rilancio e di transizione verso uno sviluppo sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale, favorendo la digitalizzazione e la competitività del sistema produttivo e della PA toscana, con l’intento di consolidare la Toscana tra le regioni più avanzate del Paese e d’Europa».

Lo dice Vincenzo Ceccarelli, capogruppo del Pd in Regione, presentando il Programma Regionale di Sviluppo (PRS) 2021-2025, che il Consiglio Regionale si appresta ad approvare.

«La vera novità  di questo PRS – sottolinea ancora Ceccarelli – è che viene approvato in un momento storico in cui il territorio saranno investite risorse molto importanti, a differenza del passato dove prevalevano esigenze di contenimento della spesa. Contrariamente al passato, poi, si tiene conto dei fondi pnrr e strutturali cercando di produrre coordinamento e non sovrapposizioni. Siamo di fronte quindi ad una grande occasione. Le priorità individuate sono: sviluppo sostenibile, coesione sociale, sanità e sociale integrazione, casa, servizi alla persona, innovazione e transizione tecnologica non solo dell’impresa ma anche della Pubblica Amministrazione, come pure la digitalizzazione della sanità, che significherà migliore possibilità di accesso alle cure dei cittadini, solo per citare alcune questioni.

«Abbiamo svolto un lungo lavoro di confronto nelle commissioni consiliari – ricorda Ceccarelli –  e il nostro gruppo ha dato un serio contributo alla definizione del Prs, anche dopo un serio confronto con il territorio, attraverso una serie di emendamenti pensati per integrarlo e migliorarlo. Tra questi segnalo quello con cui chiede di varare un piano casa regionale che consenta, attraverso l’utilizzo dei Fondi europei di sviluppo e coesione di garantire una maggiore manutenzione del patrimonio Erp e incrementare il numero degli alloggi esistenti. In questo senso, si è anche previsto un impegno specifico a valorizzare il ruolo delle agenzie sociali per la casa. In relazione alla programmazione delle risorse europee, un altro emendamento del Pd ha chiesto che la destinazione di tali fondi sia decisa anche con l’obiettivo di garantire un eventuale riequilibrio a favore di quei territori che hanno avuto minori possibilità di accedere alle opportunità offerte dal PNRR. Altri nostri emendamenti presentati, tra le altre cose, riguardano: il sostegno  dell’industria culturale, gli incentivi per mantenimento della residenzialità nei centri storici, azioni per il miglioramento dei collegamenti infrastrutturali tra centro e periferia e per sostenere le imprese in tema di contenimento degli effetti del caro energia. Sono solo alcuni esempi del vasto contributo che il nostro gruppo consiliare ha espresso nel lavoro di questi mesi – conclude il capogruppo Dem – Ora la nostra Regione avrà uno strumento in più per dare attuazione alle politiche per la crescita equa e sostenibile di tutta la Toscana».

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