Proposta di legge Pd sui fondi per i gruppi consiliari


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Marco Conf stampa Casa“L’eventuale parte del contributo erogato non spesa nell’anno di riferimento può altresì essere destinata dal Gruppo ad incrementare specifici capitoli del bilancio regionale mediante mandato vincolato all’Ufficio di Presidenza del Consiglio che assume le conseguenti determinazioni di legge”.

Un solo articolo per una modifica di legge che segnerà ancora un passo avanti nel programma di riduzione dei costi della politica in Toscana e, molto probabilmente, segnerà una strada di sobrietà e di concretezza da indicare anche a tante altre assemblee elettive.

Il gruppo consiliare del Partito Democratico in Regione ha presentato ufficialmente una proposta di legge regionale che punta a modificare la disciplina del finanziamento dei gruppi consiliari. Nello specifico, si introduce la previsione della facoltà per i gruppi di destinare l’eventuale avanzo di esercizio maturato sul proprio bilancio a precisi capitoli del bilancio regionale.

« La normativa vigente – spiega il capogruppo Pd Marco Ruggeri, primo firmatario della proposta – consente solo il riporto dell’avanzo di esercizio a quello successivo e non dà la possibilità di riutilizzare queste risorse fino a fine legislatura. Noi pensiamo, invece, che sia utile introdurre la possibilità che un gruppo possa destinare l’avanzo di esercizio, cioè il saldo fra il contributo ricevuto in un dato anno con le spese sostenute in quel medesimo arco temporale, a sostenere capitoli del bilancio regionale. In questo modo, se la proposta, come auspichiamo, sarà accolta, ogni gruppo consiliare potrà deliberare la destinazione a capitoli specifici o a misure del bilancio della Regione, offrendo quindi a spese o investimenti per la collettività la propria capacità di essere sobri e virtuosi, cioè di risparmiare. C’è da aggiungere – prosegue Ruggeri – che noi non partiamo da zero e non abbiamo da fare nessuna rincorsa verso altri modelli: anche recentemente, con il pronunciamento della Corte dei Conti, tutti hanno avuto la conferma di quanto i gruppi consiliari della nostra Regione siano stati morigerati nell’utilizzo dei fondi pubblici a loro destinati, fondi che, tra l’altro, erano tra i più bassi tra tutte le Regioni italiane già prima della riforma Monti. L’esperienza concreta e la volontà di proseguire su questa strada ci dice che possiamo fare di più e quindi l’idea di finalizzare il risparmio dei finanziamenti a precisi capitoli di bilancio ci è sembrato un modo concreto per accorciare la distanza che troppe volte esiste tra il dire e il fare. L’obiettivo – conclude Ruggeri – è rendere più snella ed efficiente la gestione dei finanziamenti ai gruppi, secondo un principio di sana e buona amministrazione pienamente in linea con la tradizione toscana».

Il testo della proposta di legge

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