Province, Aldo Morelli: “La legge toscana è un primo passo, ma ora il governo nazionale deve dare risposte”


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morelli2Nell’ultimo Consiglio regionale abbiamo approvato la legge per il riordino delle funzioni provinciali, a seguito della legge Del Rio.
Si è trattato di una scelta importante della Regione Toscana, una forte assunzione di responsabilità nei confronti dei lavoratori delle Provincie e per la salvaguardia dei servizi da esse erogati fin’ora. Di fronte alle pesanti incertezze della legge nazionale e soprattutto dei tagli inaccettabili che la Finanziaria 2015 ha deciso nei confronti del sistema delle Provincie italiane, mettendo seriamente a rischio servizi e posti di lavoro, abbiamo deciso la riassunzione a livello regionale delle deleghe nei settori dell’ambiente, agricoltura, formazione, lavoro e l’attribuzione ai Comuni delle funzioni nel turismo, la forestazione, lo sport, ecc. In un panorama nazionale in cui le Regioni sono praticamente immobili, si sta cercando di svolgere un ruolo positivo anche se i tempi della messa a regime non saranno né semplici, né facili: del resto si tratta di più di 1500 persone coinvolte e di servizi importanti la cui riorganizzazione non dovrà avere conseguenze negative sui territori.
Tuttavia, molte questioni rimangono aperte e i problemi sono urgenti. Il più urgente è quello di dare certezze finanziarie alle Provincie, che rimangono ancora e il cui superamento non è poi così semplice come molti hanno voluto far credere, affinché non ci siano rischi per le retribuzioni del personale e di servizi fondamentali come le strade e le scuole. Se il Governo non metterà un po’ di risorse sono davvero a rischio, per questo l’impegno e l’attenzione politica e istituzionale della nostra Regione, deve rimanere all’altezza della pesantezza di questa situazione. Il Governo poi dovrà dare rapidamente risposte alla questione dei servizi al lavoro e dei centri per l’impiego che ha avvocato a sé ma che vedrà a brevissima scadenza centinaia di contratti a tempo determinato in Toscana e migliaia in Italia esaurirsi con le conseguenze evidenti.
Come si vede, il lavoro è appena all’inizio e il tempo è poco.
Sono meno preoccupato di alcune funzioni/servizi che abbiamo molto discusso anche in questa fase: gli osservatori provinciali del turismo, le aree protette, il corpo delle guardie provinciali; mi sembra inevitabile che per il ruolo di Ente gestore che la Regione va assumendo, quando si arriverà, o forse anche prima, al superamento definitivo delle Provincie queste funzioni tornino in Regione.
Aldo Morelli, consigliere regionale Pd

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