Razzismo, qual è la situazione in Toscana? Alessandra Nardini interroga la giunta alla luce degli ultimi episodi discriminatori


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“Gli episodi di discriminazione e di intolleranza sono diventati, purtroppo, triste cronaca quotidiana. Giornali, social, tv, ci raccontano di frequenti violenze ai danni di soggetti ritenuti più deboli per genere, etinia, colore della pelle, credenze religiose. Penso alla giovane dottoressa che a Pisa si è vista rifiutare l’affitto di una casa perché ‘non con la pelle bianca’ o alla ragazza di colore che ha subito ingiurie e intimidazioni alla stazione di Pontassieve – dice Alessandra Nardini, Consigliera Regionale, spiegando le motivazioni alla base dell’interrogazione che ha presentato –, un linguaggio xenofobo e di odio alimentato anche da rappresentanti delle istituzioni che dovrebbero invece essere esempi di rispetto e tolleranza”.

“Da agosto 2017 la Regione ha incaricato l’Agenzia di informazione della Giunta di monitorare sui social e nei vari canali di comunicazione le affermazioni e i comportamenti che si configurino come reati di apologia al fascismo, come razzismo o discriminazione, e di procedere legalmente attraverso l’Avvocatura regionale – prosegue Nardini –. Questa interrogazione chiede quali siano i risultati del monitoraggio, quale il quadro della situazione e cosa si intenda fare per arginare quest’ondata di odio che sembra diventare sempre più grave”.

“Pisa, Pontassieve, la Toscana tutta sono antifasciste, aperte e rispettose – conclude – e dalle istituzioni deve partire un sempio rigoroso contro ogni forma di discriminazione”.

L’atto è stato sottoscritto anche dai consiglieri pisani Antonio Mazzeo e Andrea Pieroni e dalla capogruppo di Mdp Serena Spinelli.

 

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