Rete pediatrica più forte, aumento delle borse di studio, collaborazione fra università di Firenze, Siena e Pisa. Via libera della commissione Sanità alla risoluzione di Scaramelli


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“I bambini al centro delle nostre politiche”

Potenziare la Rete pediatrica regionale, far nascere una scuola unica regionale di pediatria, favorire collaborazione tra le Università di Firenze, Siena e Pisa e finanziare borse aggiuntive regionali di formazione specialistica pediatrica che vincolino i vincitori a lavorare in Toscana, per dare una risposta concreta al problema della carenza dei pediatri. Sono le linee guida della risoluzione appena approvata in commissione regionale Sanità su proposta del presidente Stefano Scaramelli (Pd) “I bimbi e la loro salute ci stanno particolarmente a cuore – spiega il presidente Stefano Scaramelli–  e la commissione oggi ha lavorato specificamente su questo. Con il via libera alla risoluzione abbiamo impegnato la Giunta a rafforzare la Rete pediatrica in tutta la Toscana e nelle tre aree vaste. Non solo- prosegue Scaramelli- L’obiettivo è anche quello di stanziare borse di studio aggiuntive regionali mettendo clausole che impegnino neo specialisti a prestare servizio per un periodo limitato nella nostra Regione. Per i nostri bambini – aggiunge Scaramelli– vogliamo il meglio. Dobbiamo garantire il massimo dei servizi e il massimo della specializzazione delle cure. Con questa risoluzione incrementiamo anche la collaborazione fra gli atenei toscani e le scuole di specializzazione dell’Università degli studi di Firenze, Pisa e Siena per la circolazione degli specializzandi fra le sedi e l’elaborazione di percorsi formativi comuni unificando gli indirizzi specialistici di ogni scuola”. La risoluzione nasce infatti proprio per ovviare la problematica della carenza dei pediatri amplificata da fattori demografici e dalla non omogeneità del territorio- E anche per cercare di supplire il blocco del turn over che incide sulla carenza dei professionisti. In Toscana attualmente le borse di studio annuali erano 37, così distribuite: Università di Firenze 14, Università di Pisa 13 e Università di Siena 10 . L’accesso è su base nazionale e può quindi accadere che parte dei neospecialisti medici pediatri non restino ad esercitare all’interno del Servizio Sanitario Regionale una volta terminata la formazione, ma tornino alle loro sedi di origine, contribuendo in tal modo alla carenza pediatrica già evidenziata. “Il nostro obiettivo è chiaro – conclude Scaramelli-. Avere una Rete pediatrica forte ed efficiente”.

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