Rievocazioni storiche, Giachi (Pd) “Approvata una nuova legge che innova e guarda al futuro, con promozione internazionale e coinvolgimento delle scuole”


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“Un grande lavoro che parte dalla Giunta ma è stato fortemente rivisto dalla Commissione e dagli uffici legislativi che ringrazio”. Così Cristina Giachi presidente della V Commissione regionale commenta l’approvazione della Legge sulle Rievocazioni storiche  
e tradizioni della cultura popolare Toscana. “La legge – spiega Giachi –  innova un settore disciplinato piuttosto di recente: è del 2012 il testo che oggi sostituiamo con una legge che contiene alcuni elementi di novità molto importanti. Questa legge ha il pregio principale di inserire tutto il lavoro organizzativo e amministrativo che si fa sulle rievocazioni storiche nelle dinamiche che governano il terzo settore, secondo i principi che questa importante riforma ha introdotto. Principalmente è rilevante il tema della co-progettazione e co-programmazione che rende più efficace ed efficiente l’allocazione delle risorse, e che vede una fortissima collaborazione tra enti locali e mondo associativo che compone la costellazione dei soggetti promotori delle rievocazioni storiche, custodi del patrimonio identitario dei nostri territori. La legge contiene la previsione di un albo che registrerà tutti i soggetti interessati, prevede inoltre nuovi organi di governance della complessa procedura di programmazione che avviene a livello locale con l’allocazione delle risorse a livello regionale e nasce appunto dalla novità di aver previsto nel bilancio regionale uno stanziamento molto significativo di 500mila euro ogni anno”. 
 
“Ognuno di noi – prosegue Giachi – ha in mente una cerimonia o un evento particolare e ha in mente anche quanto la propria cittadinanza i propri cittadini siano affezionati a queste tradizioni per l’identità che custodiscono e rappresentano. E soprattutto quanto siano varie le necessità che loro hanno, non limitandosi soltanto al bisogno di risorse per organizzare eventi ma spesso anche alla necessità di custodire e conservare materiali e attrezzature anche storici, nonché valorizzare traduzioni e patrimoni museali. Questa legge si fa carico di tutto questo e credo produca un assetto aderente ai tempi e all’importanza dei soggetti che governano questo settore, il Consiglio regionale la Giunta regionale, i territori con le loro rappresentanze associative, gli enti locali con i quali queste ultime collaborano. Una novità significativa è la previsione di un Osservatorio che ha un compito di valutazione più che altro scientifica e di sorveglianza. Per il Comitato, che dovrà concretamente raccogliere le richieste, i progetti e fissare il calendario degli eventi di rievocazione, rispetto a una proposta iniziale che vedeva una presenza piuttosto sbilanciata sul fronte della componente elettiva e istituzionale rispetto alla componente associativa è stato previsto, nella versione che abbiamo approvato oggi, una riformulazione che fissa un numero pari di componenti elettivi e di componenti del mondo associativo. Una modifica significativa riguarda la composizione del Comitato regionale, nel quale viene prevista la rappresentanza dei piccoli comuni, che intendiamo salvaguardare, mettendo un obbligo di rappresentanza di 2 comuni sotto i 15.000 abitanti”. 
 
“In più – specifica Giachi – abbiamo introdotto una norma sulla promozione internazionale perché tante recenti esperienze ci hanno insegnato che le nostre tradizioni storiche hanno un successo notevole all’estero, parlano del nostro territorio, della nostra cultura in tutto il mondo e a tutto il mondo. Ci è sembrato doveroso inserire una norma sulla promozione internazionale che coinvolgesse quei soggetti della regione che si occupano principalmente di promozione investendoli anche di questa responsabilità. Fondazione Sistema Toscana e Toscana Promozione saranno i due bracci operativi della regione dal punto vista promozionale anche su questi temi. In più un’altra bella novità che la legge introduce è il rapporto con le scuole per il valore educativo del rapporto con la propria identità storica e tradizionale: non soltanto sarà rappresentato il mondo della scuola nell’osservatorio scientifico, ma sarà favorito un rapporto con le scuole nella fase di progettazione e di coinvolgimento dei ragazzi e delle ragazze nella organizzazione e nella frequentazione delle cerimonie di rievocazione. Con tutti questi elementi – conclude Giachi –  in più con il grosso assunto dell’allineamento con la legge di riforma del Terzo settore, ci sembra che questa legge sia, almeno metaforicamente, un ponte tra il passato importante delle nostre tradizioni storiche e il futuro che è lavoro, e impegno di produzione culturale di tanti concittadini e concittadini toscani che potranno dedicare non solo il loro tempo libero e la loro passione, ma tutte le loro energie anche professionali a questo delicato e importante settore”.
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