Rifiuti, Marras: “Affrontare i problemi nella giusta sede: presentare il Piano regionale”


Share

Il capogruppo dei democratici in Consiglio regionale commenta le proposte di Rossi e Fratoni e ribadisce alcuni principi indicati nella risoluzione sull’economia circolare approvata nel luglio scorso.

«Riportiamo la discussione sui rifiuti nella sua sede naturale: il Piano regionale. Lo stiamo aspettando ormai da tempo ed è lì che occorre aprire un confronto serio sulla gestione dei rifiuti in Toscana. Nel luglio scorso il Consiglio regionale, su nostra proposta, ha approvato una risoluzione sull’economia circolare che, tra le altre cose, fissava l’obiettivo del 70% per la raccolta differenziata. Ma c’è bisogno di discutere nel merito di tutti i problemi legati al ciclo dei rifiuti, ribadendo alcuni principi ineludibili: smaltire prioritariamente vicino a laddove si produce di più; no all’ampliamento o all’apertura di nuove discariche; dotarsi degli impianti utili a smaltire le quantità non riutilizzabili».

Lo dice Leonardo Marras, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, intervenendo nel dibattito sui rifiuti a seguito della conferenza stampa tenuta ieri dal presidente Rossi e dall’assessore Fratoni.

«L’idea, presentata ieri da Rossi e Fratoni, di bloccare i flussi provenienti da altre regioni – spiega Marras – per far fronte alla retromarcia sulla costruzione del termovalorizzatore di Sesto Fiorentino non pare troppo convincente. Pare che sia la conferma in eterno dello smaltimento in discarica. Quelli provenienti da altre regioni sono flussi variabili, auspicabilmente temporanei e necessariamente solidali con altre comunità. Inoltre, se a regime consideriamo i soli quantitativi toscani, dobbiamo chiederci come far tornare i conti, cioè se questa riduzione soddisfa l’esigenza di chiudere le discariche e, soprattutto, di non crearne altre. L’impianto di incenerimento, infatti, è stato previsto anche per raggiungere tale obiettivo. In Toscana ogni anno si producono circa 2,3 mln di rifiuti solidi urbani. Quando raggiungeremo l’obiettivo del 70% di riciclo, non facile da realizzare in tempi brevi, cioè 1,6 mln di tonnellate, resteranno da smaltire circa 950 mila tonnellate, comprensive di un 15% di scarto di rifiuti avviati a riciclo. Ecco il grande problema della Toscana: quasi 1 milione di tonnellate di rifiuti! Come lo si affronta? Secondo le norme Ue, mandando in discarica non più del 10%».

«Infine, la decisione di finanziare con 30 milioni di euro le politiche per la differenziata – aggiunge Marras – se pur apprezzabile per le finalità, potrebbe essere considerata un’ “ingiustizia” tra gli Ato e tra i Comuni, perché vengono “premiati” quelli che hanno fatto di meno e penalizzati i virtuosi. Sarebbe opportuno riconsiderare i metodi di incentivazione per raggiungere i più alti risultati nel più breve termine. Ma – conclude Marras – lo ripeto: spero che si possa trovare al più presto la maniera di discutere dettagliatamente dell’intera questione in Consiglio e per questo rinnovo l’invito alla giunta regionale di presentare al più presto il nuovo Piano».

Share