Rigenerazione urbana, Baccelli (Pd): “Recupero del patrimonio edilizio esistente, una strategia di governo del territorio che dobbiamo perseguire”


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“Innovazione e riqualificazione urbana come strumenti per migliorare la qualità dell’ambiente, ma anche per contrastare le diseguaglianze socio-economiche e l’emarginazione. La Regione Toscana attraverso i PIU, i piani di innovazione  urbana,  in questi anni ha messo in campo una vera e propria strategia per il governo del territorio all’insegna del recupero e della sostenibilità; una strategia che è giusto perseguire e che trova le sue fondamenta nei due strumenti cardine delle politiche di questo settore, la legge regionale 65/2014 e il Piano di Indirizzo Territoriale con valenza di piano paesaggistico”. È quanto dichiara Stefano Baccelli, consigliere regionale del Partito Democratico e presidente della Commissione Ambiente e territorio.

 

“È possibile, e oggi più che mai necessario, unire tutela del paesaggio e sviluppo sostenibile, valorizzando il territorio nel suo complesso, dal punto di vista ambientale e sociale – continua Baccelli –  Ridurre il consumo di suolo, e recuperare spazi ed edifici esistenti è anche un modo per ridurre le disuguaglianze di accesso, ad esempio, ai servizi, e alle opportunità che i servizi generano. Ricordo che nel nostro territorio sono due i progetti all’interno del PIU: quello del Comune di Lucca, nel quartiere di Sant’Anna, con la creazione di un polo destinato ad attività sportive e ludico motorie per favorire l’intergenerazionalità e l’integrazione culturale, una maggiore dotazione di servizi e degli spazi pubblici, interventi per favorire il risparmio energetico negli edifici e nelle strutture pubbliche e la mobilità ciclo pedonale. E quello del Comune di Capannori: Capannori città: una comunità, 40 paesi – Capa.city per l’avvio di un processo di connessione urbanistico/funzionale per costituire un unico centro urbano, tra le tante centralità disconnesse del territorio, quale elemento di identità per gli abitanti. Migliorare la vivibilità delle nostre città, quartieri e frazioni attraverso la riqualificazione del patrimonio edilizio, la connessione degli spazi e dei servizi, è senz’altro la strada maestra da percorrere per ridurre anche gli squilibri sociali e contrastare l’emarginazione”.

 

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