Rischio sismico e Dissesto idrogeologico, Approvata in consiglio regionale Proposta di risoluzione “Casa Toscana”


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Su input della consigliera regionale Pd Titta Meucci, approvata risoluzione per riunire insieme tutti i soggetti che hanno competenze e interesse alla salvaguardia del territorio toscano.

muro DISSESTO IDROGEOLOGICO La risoluzione “Casa Toscana”, proposta in consiglio dalla quarta commissione consiliare regionale presieduta da Stefano Baccelli su input della consigliera Elisabetta Meucci, è stata approvata oggi e prevede la nascita di un tavolo allo scopo di riunire insieme tutti i soggetti che hanno interesse e competenze alla salvaguardia del territorio toscano.

“La Toscana è un territorio esposto al rischio sismico e dissesto idrogeologico – spiega Meucci – abbiamo circa mezzo milione di persone in zone a rischio sul territorio toscano, e come regione siamo settimi in Italia Lo stato ha già predisposto a livello nazionale con l’istituzione di Italia sicura e Casa Italia ,strumenti e progetti che hanno un approccio strategico e pluriennale, la regione Toscana si è affermata con ruolo di leader fin dagli anni ’80, mettendo in piedi strumenti, leggi, risorse importanti ed è proprio partendo da questa storia che ho pensato a un nuovo soggetto che non si sovrappone a qualcosa di già esistente. Infatti  – prosegue Meucci – si tratta piuttosto di un modello il cui scopo è quello di affrontare al meglio la questione sismica e del dissesto idrogeologico facendo tesoro della tradizionale competenza toscana nella cura del territorio”.

“Di fatto “Casa Toscana” sarà – continua Meucci – una tavolo strategico di connessione fra varie competenze, professionali, universitarie, economiche, dal respiro regionale e dunque ben fornite di memoria e competenza storica, per la salvaguardia di un territorio prezioso e fragile nello stesso tempo. Una competenza che – sottolinea Meucci – ha visto in prima linea ad esempio gli ordini professionali, dagli Architetti agli Ingegneri, ma anche l’Università, le stesse associazioni di cittadini, vari soggetti che in questi anni hanno prodotto e stratificato competenze e conoscenze specifiche e dunque preziose. Un tesoro che si deve evitare di disperdere e che troverà proprio in “Casa Toscana” un punto di aggregazione e forza, mettendo in campo un modello simile a quello della Protezione Civile, in raccordo con le azioni nazionali che devono dare un indirizzo ma che nell’ambito della regione toscana vanno fatte insieme con tutti gli attori presenti. Proponiamo per questo anche un protocollo formale con il governo in modo da rendere ancora più cogente e trasparente quest’azione valorizzando la specificità e la qualità dell’azione regionale”.

Di “sostegno con convinzione e entusiasmo alla proposta della collega Meucci” ha parlato Stefano Baccelli, presidente commissione Ambiente e territorio che ha aggiunto:  “Portare avanti un’idea di gestione e cura del territorio basata solamente su una buona legge urbanistica e un buon piano paesaggistico è limitativo, presuppone il nostro paesaggio come una fotografia immutabile e non invece anche il frutto del lavoro e dell’opera dell’uomo; in questo senso Casa Toscana si presenta come un progetto cruciale e ambizioso, che guarda al territorio in maniera complessiva, attivando sinergie importanti e operando da un lato sulla prevenzione e il contrasto a rischio sismico e idrogeologico e dall’altro su riuso e recupero di edifici,  punto, quest’ultimo, dirimente nell’ambito del dibattito  su edilizia residenziale pubblica e privata”

 

 

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