Royalties Solvay; unanimità in Commissione sviluppo alla mozione Pd; Mazzeo, Nardini e Pieroni: “Tempi maturi per impegno concreto. Giusto che sul territorio ci siano ricadute economiche proporzionali. Servirà a creare un circolo virtuoso”


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Questa mattina in Commissione sviluppo economico è stata approvata all’unanimità  la mozione presentata dai tre consiglieri pisani  “In merito alla possibilità di destinare al territorio della Val di Cecina le royalties delle concessioni minerarie Solvay”

 “La Val di Cecina grazie alla sua attività estrattiva è un territorio che ha dato tanto allo sviluppo economico circostante e a quello di tutta la regione. È giusto che le royalties che Solvay versa allo Stato per la lavorazione del salgemma, pari a circa 1, 5 milioni di euro all’anno, siano reinvestite qui. Si potrebbe così innescare un circolo virtuoso per la ripresa e la crescita di un’intera area. La Giunta deve continuare a farsi promotrice presso il Governo di tale necessità, ormai diventata prioritaria per questo pezzo di Toscana”, dichiarano Antonio Mazzeo, Alessandra Nardini e Andrea Pieroni, consiglieri regionali del Partito democratico, firmatari della mozione.

“Il voto unanime della Commissione consiliare è un segnale e un invito ben preciso: i tempi sono maturi per giungere a una soluzione – continuano i consiglieri – Una soluzione che potrebbe arrivare con due percorsi: approvare una norma per cui le royalties non siano più incamerate dallo Stato ma rimangano alla Regione per investimenti locali; oppure dare vita a un accordo fra Ministeri affinché siano comunque finanziati interventi utili al territorio: politiche a sostegno dello sviluppo occupazionale, attività economiche e culturali, riqualificazione e bonifica ambientale. Una richiesta legittima e di buon senso che avrebbe ricadute significative per il futuro di questa zona che, sappiamo bene, si trova ad affrontare situazioni di crisi aziendali. Un provvedimento di questo tipo potrebbe ridare fiato a un intero territorio ed essere motore per la ripresa occupazionale”.

 

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