Saharawi, Nardini (Pd): “Rinnoviamo e rafforziamo il nostro impegno e quello degli enti locali a favore del popolo Saharawi, Regione sia garante della filiera solidale toscana”


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nardiniApprovata durante la seduta dell’Assemblea toscana di martedì 14 e mercoledì 15 febbraio la mozione di Alessandra Nardini, consigliera regionale Pd, che sollecita la Giunta a farsi portavoce presso il Parlamento e presso gli enti locali: “L’Italia sia promotrice della ripresa di negoziati diretti perché si  indica, finalmente, il referendum e si salvaguardino i diritti umani. I nostri Comuni consolidino decennali scambi d’aiuti e collaborazione. A Cascina grave che i progetti trentennali di Arci 690 onlus rischino di non essere rifinanziati

 

 

 

“Tornano in auge nazionalismi e si fa concreto anche il rischio di dimenticare un popolo la cui indipendenza è stata riconosciuta da ottantacinque Paesi, oltre che dall’Onu,  ma che ancora oggi è costretto a vivere in campi profughi, in condizioni di vita oramai da anni inaccettabili ed in costante aggravamento Rafforziamo la rete di solidarietà verso il popolo Saharawi, a partire dalla nostra Regione e dal ruolo degli enti locali. Da molti anni sono in corso rapporti istituzionali tra la nostra Regione ed il Fronte Polisario. La Toscana si è sempre contraddistinta per capacità di portare avanti progetti di collaborazione, sostegno e accoglienza e vorrei anche citare il progetto socio-sanitario rivolto ai bambini affetti da morbo celiaco, che ha una diffusione molto più alta fra la popolazione Saharawi, circa il 6%. Chiedo alla Regione Toscana, da sempre in prima fila per la promozione e la difesa dei diritti, di continuare la propria azione di appoggio e di coordinamento fra i vari soggetti interessati in progetti di aiuto alla popolazione Saharawi. E di sollecitare gli enti locali a non mettere in secondo piano collaborazioni, spesso durature, portate avanti con successo e con grande coinvolgimento delle associazioni e delle comunità”. È quanto chiede alla Regione Toscana Alessandra Nardini, consigliera regionale del Partito Democratico, attraverso una mozione In merito alle azioni di sostegno in favore del popolo Saharawi, approvata nella seduta del Consiglio regionale di martedì 14 e mercoledì 15 febbraio.

 

 

“L’impegno degli enti locali a sostegno del popolo Saharawi è un aspetto fondamentale su cui insistere. La Regione si faccia promotrice affinché le attività degli enti e delle associazioni con tale scopo presenti sul territorio siano salvaguardate e sviluppate. Tengo a sottolineare questo aspetto perché all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale di Cascina vi è un punto che riguarda proprio la collaborazione con la locale associazione che sostiene il popolo Saharawi. A Cascina, potrebbe non essere rifinanziato il progetto trentennale di cooperazione e  solidarietà internazionale di Arci 690 onlus.   L’accoglienza dei ‘Piccoli ambasciatori di pace’ che negli anni ha coinvolto tantissimi territori, ci rende orgogliose e orgogliosi della nostra Toscana. A Cascina l’ospitalità dei  minori ha coinvolto più di cinquanta famiglie, una parrocchia, otto istituti scolastici, tante associazioni e privati cittadini. A questo sono seguiti percorsi di sostegno nei campi profughi, e uno scambio continuo che non si è mai interrotto. Ma, ad oggi, l’associazione non riesce più ad avere un confronto con l’attuale Amministrazione Comunale, e questo mette a rischio il progetto e di conseguenza la sopravvivenza dell’associazione stessa. Uno scenario da scongiurare assolutamente e sul quale spero venga fatta presto luce, anche grazie all’impegno e alla  mozione presentata dal centrosinistra cascinese”.

 

 

“La Regione Toscana si faccia portavoce presso il Governo e gli altri soggetti istituzionali competenti sollecitandoli a: favorire la ripresa dei negoziati diretti, anche in collaborazione con l’ONU, per giungere nel più breve tempo possibile a fissare la data del referendum, che attende di essere indetto dal 1988, e garantire una soluzione corretta e duratura del conflitto del Sahara Occidentale – continua Nardini  – Occorre anche impegnarci per prevedere  un ampliamento del mandato della Missione MINURSO per il monitoraggio dei diritti umani e affinché sia confermato lo stanziamento dei fondi governativi destinati agli aiuti umanitari per la popolazione Saharawi rifugiata nei campi di Tindouf, che si trova ad affrontare una crisi umanitaria permanente”.

 

 

 

“Il 16 gennaio scorso ho rappresentato l’Assemblea toscana ad un’iniziativa organizzata dall’intergruppo parlamentare di solidarietà con il popolo Saharawi, dall’Assemblea legislativa della regione Emilia Romagna, dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, durante la quale abbiamo sottoscritto un documento di solidarietà a favore della causa in oggetto e per il rispetto delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. L’appello  sarà presentato al Ministro degli Affari Esteri, e credo che aver voluto richiamare la questione anche in Consiglio Regionale non possa che sottolineare e rafforzare l’impegno della Toscana.  Attraversiamo un periodo di grandi cambiamenti, tensioni che si inaspriscono, Stati che fortificano e rendono sempre più impenetrabili i propri confini – conclude Nardini – I nazionalismi sono alle porte, ed è anche attraverso prese di posizioni precise che vanno nelle direzioni opposte, a sostegno della giustizia per popoli che fin troppo hanno sofferto, che possiamo fare la nostra parte. Dalla parte della democrazia, dell’autodeterminazione e contro ogni sopraffazione. Restiamo al fianco del popolo Saharawi”.

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