San Ginese Capannori, Puppa e Mercanti presentano una mozione in Consiglio regionale


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“Attivare tempestivamente un tavolo di crisi regionale, che veda la partecipazione delle organizzazioni sindacali e delle varie istituzioni interessate, al fine di affrontare con la Società Cooperativa Arborea la situazione venutasi a determinare presso lo stabilimento di Capannori in relazione alla volontà manifestata da parte della proprietà di procedere alla chiusura dello stabilimento ed al licenziamento collettivo dei 26 lavoratori ivi occupati; porre in essere tutte le iniziative necessarie a scongiurare la cessazione dell’attività dello stabilimento di Capannori ed a difendere il livello occupazionale di un’importante e storica realtà produttiva inserita in un territorio che ha già subito i riflessi sociali di una difficile congiuntura che ha colpito in modo particolare le piccole e medie imprese”.
Sono questi gli impegni da affidare alla giunta toscana contenuti in una mozione presentata dai consiglieri regionali Pd, Mario Puppa e Valentina Mercanti.
«Come avevamo promesso – spiegano Puppa e Mercanti – andiamo avanti con l’impegno a difesa dei lavoratori e della realtà produttiva di Capannori.  Riteniamo che un voto del Consiglio regionale sulla nostra mozione possa essere utile per cercare di avviare una trattativa con l’azienda, favorendo una concertazione con i coinvolgimento della Regione, delle istituzioni locali e dei rappresentanti dei lavoratori. Ricordiamo che la decisone relativa alla chiusura immediata dello stabilimento di Capannori e del licenziamento collettivo dei 26 lavoratori per cessazione dell’attività è arrivata senza alcuna preventiva comunicazione alle organizzazioni sindacali e alle istituzioni. Riteniamo che questa decisione possa essere rivista dall’azienda, anche perché in contraddizione con gli obiettivi di crescita che la società Arborea si è data negli ultimi anni sia in termine di produzione che di innovazione. Nel rinnovare la nostra solidarietà ai lavoratori, auspichiamo che si possa giungere nel più breve tempo possibile alla convocazione di un tavolo di crisi per pervenire alla risoluzione della vicenda».
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