Sanità: edilizia ospedaliera in Toscana, assessore sentito in commissione


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remaschi2Edilizia ospedaliera in Toscana e relativa situazione economico-finanziaria. Questo il tema che ha caratterizzato l’audizione dell’assessore Luigi Marroni, in commissione Sanità e politiche sociali, presieduta da Marco Remaschi (Pd). Una “questione molto ampia e complessa”, che prevede un piano di nuovi investimenti, per il 2013-2015, pari a 2 miliardi di euro. Un insieme di interventi che spaziano dai grandi progetti di ospedali a ristrutturazioni di Asl e distretti. In merito ai nuovi presidi ospedalieri, con procedura iniziata nel dicembre 2002, “nel giro di un anno da adesso i nuovi ospedali saranno realtà: Pistoia e Prato sono già in servizio; nei primi mesi del 2014 partirà Lucca, mentre in autunno toccherà all’ospedale Apuano”. Marroni, offrendo una panoramica sull’intero territorio della regione, ha quindi fatto il punto sul nuovo ospedale di Livorno, con previsione di aggiudicazione dei lavori entro fine anno; sul nuovo polo dell’azienda pisana in località Cisanello; sull’ampliamento di Grosseto, in fase avanzata, e sul completamento del nuovo ospedale di Empoli.

 

L’evoluzione normativa antisismica, dal 2005 in poi, ha portato in varie occasioni ad adeguamenti in corso d’opera e a verifiche, come nel caso di Castelfiorentino o Borgo San Lorenzo. Concentrandosi su Firenze, accanto al cosiddetto “nuovo Careggi”, al completamento del Santa Chiara e all’ammodernamento di Ponte a Niccheri, occorre soprattutto capire come intervenire su Torregalli e su Borgo San Lorenzo. L’assessore ha concluso il proprio intervento accennando ad altre questioni sullo sfondo, in fase preliminare di discussione, come gli ospedali nella Valle del Serchio, tra Piombino e Massa Marittima e quello di Pescia.

 

La seduta di commissione si è conclusa con l’approvazione all’unanimità della proposta di legge di modifica della 29 del 2004, su affidamento, conservazione e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti. Un testo nato dall’esigenza di colmare una serie di lacune, nella disciplina della cremazione – ha spiegato il presidente Remaschi – che ha chiamato le Regioni a intervenire in una materia complessa e incerta.Facendo in particolare chiarezza sull’individuazione del comune competente e sugli obblighi di custodia degli affidatari dell’urna. 

 

(A cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana)

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