Sanità, Stefano Scaramelli: “I tempi delle liste di attesa? Saranno la nostra ossessione”


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Il presidente della commissione del Consiglio regionale parla dell’obiettivo della riduzione del 40% e dice: “Va raggiunto già nei prossimi sei mesi. Sulle verifiche non faremo sconti a nessuno”

ospedaleFIRENZE 13.07.2016 – «Dopo aver fatto la legge di riforma sanitaria ed essersi messi in discussione siamo stati, come Pd, tra i primi a dire che bisognava cambiare e che si doveva innovare, migliorare i sevizi siamo in grado di erogare non tanto nei già ottimi livelli ospedalieri  ed organizzativi ma principalmente nell’integrazione tra territorio e ospedale. In primis vanno cambiati e migliorati l’accesso alle cure, alle visite specialistiche, alla diagnosi precoce, così come la “presa in carico” sia dei malati cronici come degli oncologici. Cambiare, quindi, è necessario e dal ruolo che ricopro, adesso che la riforma sanitaria è stata completata e le aziende messe nelle condizioni di operare, prometto che non farò sconti a nessuno. Sarà compito della politica vigilare annualmente sui risultati raggiunti dalle direzioni aziendali e verificare che quanto di buono annunciato di recente dall’assessore alla sanità avrà dato i suoi frutti. La riduzione del 40 per cento dei tempi delle liste di attesa è un obiettivo raggiungibile e come tale va raggiunto già nei prossimi 6 mesi. Personalmente, credo anche che servirebbe anche valorizzare di più e potenziare il personale, assumere nuovi operatori e sfruttare l’opportunità della produttività aggiuntiva così come il Consiglio regionale ha chiesto di recente. A fine anno faremo, come promesso, una attenta verifica in merito, con una sola avvertenza: nessun alibi per nessuno. A dare poi un giudizio nel merito saranno i cittadini e la risposta ai loro bisogni, a partire proprio dalla riduzione delle liste d’attesa, sarà la nostra ossessione».

Così Stefano Scaramelli (Pd), presidente della commissione sanità del Consiglio regionale, interviene sul tema delle politiche di riduzione delle liste d’attesa in Toscana e sull’efficienza del sistema dopo la riforma.

 

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