Sant’Anna di Stazzema, un’istituzione per gestire il Parco della Pace, Anselmi e Baccelli (Pd): “Uno strumento importante per la valorizzazione del luogo e della memoria”


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Via libera del Consiglio regionale al nuovo organo che sostituisce l’ipotesi della Fondazione

Oggi il Consiglio regionale ha scelto il modello di gestione per il Parco della Pace di Sant’Anna. Si tratta di una nuova istituzione costituita dal Comune di Stazzema,  nel cui organo di amministrazione siederà un rappresentante della Regione. Il nuovo organismo dovrà costituirsi entro un anno dall’entrata in vigore della legge e il Comune di Stazzema continuerà a percepire il contributo per la realizzazione di iniziative  e manifestazioni che abbiamo come finalità l’esaltazione dei valori storici e civili, dei quali è simbolo la frazione di Sant’Anna. Il contributo, come era previsto nell’ipotesi di Fondazione, verrà poi destinato alla nuova istituzione. Come spiega il presidente della commissione sviluppo economico Gianni Anselmi che in aula ha presentato la legge “Da un esame congiunto fra Comune e Soprintendenza regionale ai beni architettonici e paesaggistici, è emerso il regime di tutela, ai sensi del Codice nazionale, per il Museo storico della Resistenza che non può essere conferito al patrimonio della Fondazione. Da qui la necessità – spiega Anselmi- di individuare ed istituire un diverso strumento di gestione, mantenendo intatte le finalità statutarie del Parco”.  Il consigliere Stefano Baccelli  è poi entrato nel merito: “Questa proposta di legge – spiega Baccelli- è molto attesa da parte dei pochi superstiti della strage di Sant’Anna, dai famigliari delle vittime e dall’associazione Martiri di Sant’Anna. E’ finalmente la definizione di un modello di gestione che consente di valorizzare parco, uno strumento quindi necessario  e  che andrà bene utilizzato”. Il consigliere Baccelli ha poi rievocato i drammatici fatti di quella mattina del 12 agosto 1944 spiegando “la nostra memoria storica è importante e fondamentale per salvaguardare l’odierna democrazia che non ci è stata data per sempre e non si alimenta spontaneamente, ma che deve essere conquistata quotidianamente. Per questo non comprendo  come mai non ci sia stata l’unanimità in commissione  su questa legge, ma un voto contrario della Lega Nord”. Sant’Anna di Stazzema è una delle stragi emblematiche di quel tragico periodo, un evidente episodio di quella guerra totale ai civili che fece parte dell’ideologia nazifascista. Non fu una battaglia contro armati. Furono, infatti, scientemente trucidate 560 persone, donne, anziani e 130 bambini. La dicitura Parco della Pace fu scelta per dare un contributo senza pregiudizi ideologici. “La valorizzazione del Parco – conclude Baccelli – non riguarda solo i superstiti, perché la memoria è un’attività essenziale per tutti noi, che non può esaurirsi nella posa di monumenti o nella costruzione di mausolei, ma deve essere pratica costante, portata avanti a 360 gradi con iniziative concrete e frequenti, non solo per onorare le vittime incolpevoli di una tragedia, ma per il futuro della nostra stessa comunità.”

 

 

 

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