Attivarsi nei confronti del Ministero competente, e tramite quest’ultimo presso le istituzioni europee, affinché per ogni cittadina e cittadino maggiorenne dell’Unione si creino le condizioni per le quali il viaggio al campo di sterminio di Auschwitz (Oswicim) costituisca un obbligo civile in funzione sia della condivisione e della conservazione della memoria dello sterminio del popolo ebraico, delle deportazioni militari e politiche messe in atto dal nazifascismo, sia del consolidamento del comune processo di costruzione dell’identità di cittadino europeo.
E’ quanto chiede con la mozione In merito alle azioni in favore dei giovani cittadini dell’Unione europea per consolidare la memoria dello sterminio del popolo ebraico, delle deportazioni militari e politiche messe in atto dal nazifascismo la consigliera regionale del Partito Democratico Cristina Giachi.
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Tutte queste iniziative, come la pietra d’inciampo posata oggi dal Comune di Firenze nel luogo dove fu arrestato nel novembre del 1943 il rabbino Nathan Cassuto, costituiscono un investimento nella cultura di tutti noi. Come ricorda spesso Ugo Caffaz, tra i primi promotori in Toscana dei viaggi ai luoghi della Shoah, questi pellegrinaggi rappresentano “una forma di educazione popolare importante, che segnano la continuità, spesso, di memorie familiari e di comunità”, fondamentali per “costruire radici”; credo siano proprio queste le radici che dobbiamo coltivare, con progetti come quello che auspico con questa mozione, rivolto alle nuove generazioni, per da un futuro alla memoria e un futuro all’Europa”.