Sistema sanitario toscano, approvate modifiche alle leggi. Naldoni e Matergi (Pd): “Necessario fare rete, l’obiettivo è migliorare i servizi rivolti ai cittadini”


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ospedaleApprovate in consiglio regionale le due proposte di legge che prevedono una riorganizzazione del sistema sanitario regionale – “Modiche  alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 (Disciplina del servizio sanitario regionale)” e “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n.41 (Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale)”

 

“Costruire un sistema sanitario basato su nuovi rapporti tra le strutture che lo compongono e su un rinnovato protagonismo degli enti locali”. Sono queste le linee guida delle due leggi approvate oggi dall’aula dell’Assemblea toscana, “Modifiche della disciplina del servizio sanitario regionale” e “Modifica del sistema integrato di interventi” – di cui è stato primo firmatario Simone Naldoni, consigliere regionale Pd e componente della Commissione Sanità. “A partire da oggi si apre una nuova fase per il sistema socio-sanitario della Toscana; si tratta di un cambio di rotta necessario poiché le normative in questione, modificate oggi, risalgono agli anni 2000 e da allora i bisogni dei cittadini sono cambiati. L’intero quadro economico sociale si è trasformato. L’obiettivo è duplice: da un lato riorganizzare e armonizzare gli enti del sistema regionale sanitario e socio-sanitario, e dall’altro, completare la ripartizione delle competenze – spiega Naldoni. Non posso che essere pienamente soddisfatto nel vedere varate due normative così importanti per il futuro dei servizi rivolti ai cittadini. Il sociale potrà essere gestito attraverso una convenzione zonale oppure tramite le Società della Salute; per queste ultime non sarà più previsto alcun automatismo: resteranno in vita solo quelle convergenti alle caratteristiche previste dal sistema regionale.

 

“Si tratta di un passo decisivo verso l’omogeneizzazione del sistema socio-sanitario. Altri punti centrali delle leggi approvate oggi sono: maggiore rilievo ai livelli di governance e il pieno coinvolgimento del terzo settore, della società civile, all’interno del sistema sanitario –  a prescindere dalla presenza o meno delle Società della Salute in una determinata area– spiega Lucia Matergi consigliere regionale Pd e componente della Commissione Sanità.  Questa riorganizzazione, questa evoluzione, dei rapporti tra le strutture protagoniste della sanità toscana, mette al centro l’esigenza di dare risposte all’altezza delle richieste dei cittadini; per farlo, è imprescindibile fare rete tra tutte le esperienze dei territori. A fronte di bisogni sempre più specifici e di realtà sociali sempre più complesse, è fondamentale collegare, e quindi ottimizzare,  le strutture che, a vari livelli, si interfacciano con i cittadini”.

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