Società di mutuo soccorso, l’importanza della nuova normativa regionale per la loro valorizzazione


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Si è svolto questa mattina l’incontro tra i rappresentanti delle Sms toscane e  Ivan Ferrucci, capogruppo Pd Regione Toscana, promotore della legge regionale per il loro riconoscimento, approvata nell’assemblea toscana il 23 settembre

smsSoddisfazione per un provvedimento che consentirà a una realtà storica di portare avanti il suo impegno a difesa della socialità e a sostegno dei cittadini. È quanto emerge dalle dichiarazioni dei rappresentanti delle Società di mutuo soccorso toscane, intervenuti questa mattina in un apposito incontro con Ivan Ferrucci, capogruppo Pd Regione Toscana, promotore della legge regionale “Riconoscimento del ruolo sociale e  culturale delle società  di mutuo soccorso ed interventi  a tutela del loro patrimonio”, approvata dal Consiglio nella seduta del 23 e 24 settembre.

“Questo provvedimento consentirà alle società di rivitalizzarsi, riorganizzare il loro patrimonio storico culturale e promuoverne la conoscenza nei rispettivi territori: è sicuramente un’ottima opportunità per tutti noi e ringraziamo il Consiglio regionale per l’attenzione data alla nostra realtà”, spiega Umberto Tommasi, coordinatore regionale delle Sms.

“La Toscana si contraddistingue da sempre per una particolare attenzione per il sociale, per la tutela dei bisogni dei cittadini, per la volontà di garantire servizi ottimali e efficienti: un esempio sono le sezioni Pegaso, sezioni di scuola dell’infanzia interamente finanziate dalla Regione, e non è un caso che se a livello nazionale i bambini iscritti alle scuole materne sono il 17% mentre la percentuale in Toscana è del 30%. – fa presente Ferrucci – Non poteva non arrivare dalla Toscana quindi un riconoscimento e un sostegno a chi della socialità fa un valore portante ormai da secoli. Questa normativa è un passo in avanti per aprire un confronto di merito sull’apporto che realtà come le Sms possono dare per un welfare sempre all’avanguardia. In un contesto sempre complesso, in cui lo stato sociale appare costantemente messo in discussione da crescenti difficoltà, una sfida per il futuro è quella di non dare per scontato che valori importanti siano acquisiti ma sostenere chi li porta avanti e trovare nuove forme e modalità per promuoverli”.

Presenti all’incontro numerosi rappresentanti delle Società di mutuo soccorso toscane (ricordiamo, che in quattro province della Toscana, ovvero Firenze, Livorno, Pisa e Lucca, ne sono state censite ancora 80 esistenti): il già citato Umberto Tommasi, coordinatore S.M.S. Toscana (Forte dei Marmi, Lu), Domenico Andreola, presidente Mutua integrativa Insieme Salute Toscana, Francesco Gheri, presidente S.M.S. Partigliano (Lucca), Luciano Galli, S.M.S. Partigliano (Lucca), Luciano Viviani, Enrico Acernese, Riccardo Orazzini, Riccardo Pasqualetti, S.M.S. Navacchio (Pisa), Elio Ulivi, S.O.M.S. Cascina (Pisa), Leonardo Bini, Antonio Grassotti, Moreno Giusti, S.O.M.S. Pescia (Pistoia), Mauro Tonelli, Elisabetta Citi, Renzo Giusti, S.M.S. Rosignano Marittimo (Livorno), Alfredo Martinelli, Valeriano Rigacci, S.M.S. Grassina (Firenze), Federico Pericoli, A.G.C.I. Toscana, Pier Giorgio Ceragnoli, Giovanni Bertoli, S.M.S. Forte dei Marmi (Lucca), Massimo Ulivi, S.M.S. Bagno a Ripoli (Firenze), Moreno Valmigli, S.M.S. Le Lune, Sergio Frosini, S.M.S. Tassisti Fiorentini, M. Flavia Caldonazzo, Simone Torelli, Insieme Salute Toscana.

La storia

Le Società di Mutuo Soccorso nascono in Toscana poco dopo l’unità d’Italia.

Siamo nella seconda metà del 1800 quando non vi era alcuna protezione sociale e la necessità delle persone di garantirsi in caso di malattia o di inabilità al lavoro fu il motivo per il quale i nostri sodalizi si costituirono su tutto il territorio regionale. Il motto era quello di “versare una lira al mese” come quota associativa per avere una lira al giorno in caso di bisogno.

Nelle Società di Mutuo Soccorso vennero organizzate scuole serali per combattere l’analfabetismo che in quel tempo rappresentava un fenomeno molto diffuso anche nella nostra regione.

Molte delle SMS così dette “storiche”, seppure ridimensionate dall’introduzione del sistema sanitario nazionale o comunque dalla costituzione, nel ‘900, di Enti assistenziali e previdenziali, hanno continuato a dare sussidi ai propri soci che si venivano a trovare in condizioni di disagio, mentre molte altre hanno rivolto la loro attenzione verso attività ricreative e culturali che spesso vengono svolte in collaborazione con altre associazioni.

Devo dire che se le Società ad oggi portano ancora quella denominazione, pur svolgendo come detto, attività diverse è perché i valori di solidarietà, sussidiarietà e fratellanza su cui fondano i loro statuti, sono imprescrittibili e resistono a cavallo di tre secoli ma anche nei tempi a venire. Credo proprio sia il caso di sottolinearli con vigore e portarli all’attenzione dei giovani.

Nel territorio vi sono alcune realtà che svolgono attività sanitaria integrativa che offrono ai propri soci prestazioni di alto livello.

Da una ricerca effettuata negli anni scorsi in quattro province della Toscana (Firenze, Livorno, Pisa e Lucca), sono state censita circa 80 Società ancora esistenti.

La legge

Innanzitutto è doveroso fare un ringraziamento a tutto il Consiglio Regionale che con l’approvazione di questa norma ha riconosciuto e riconosce il valore storico culturale delle Società di Mutuo Soccorso.

Il provvedimento suddetto, che fa seguito alla recente modifica della Legge 3818 del 1886 istitutiva delle Società di Mutuo Soccorso, consentirà alle società che lo vorranno di rivitalizzarsi, riorganizzare il loro patrimonio storico culturale e promuoverne la conoscenza nei rispettivi territori, per la conservazione del loro importante patrimonio.

Nella legge regionale N. 57/14 del 23.09.2014 è prevista l’istituzione di un elenco al quale si potranno iscrivere tutte quelle Società di Mutuo Soccorso che avranno adeguato i loro statuti alla 3818 del 1886 modificata con legge 221 del dicembre 2012.

Sono inoltre previste, nella legge di cui sopra, iniziative di promozione del fenomeno mutualistico in Toscana che ci forniranno ulteriori elementi che ci consentiranno di conoscere le realtà dell’intero territorio e di organizzare in modo le nostre attività.

Le Società di mutuo soccorso possono dare un contributo concreto alle istituzioni per rispondere alla crescente la domanda di servizi richiesti dalla comunità, soprattutto per quanto riguarda le fasce medio basse della società.

Il nostro tempo è caratterizzato dalla precarietà in ambito lavorativo che determina, oltre all’impoverimento delle famiglie, anche insicurezza e paura. Le Società di Mutuo Soccorso potranno rappresentare ancora un punto di riferimento importante.

Umberto Tommasi

Responsabile regionale Società di mutuo soccorso

 

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