Stragi, Vadi (PD): “Memoria patrimonio per salvaguardia e difesa delle istituzioni democratiche”


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Approvata in Consiglio regionale, con la sola astensione della Lega Nord,  una mozione per chiedere un intervento concreto del Governo in materia di stragi. Partendo – spiega Valentina Vadi, consigliera regionale e prima firmataria della mozione –  dalla piena attuazione dell’accordo tra il Ministero della Giustizia ed il MiBACT sulla digitalizzazione degli archivi dei Ministeri, per salvaguardare una documentazione giudiziaria di fondamentale importanza per la ricostruzione del nostro recente passato, oltreché per l’eventuale accertamento di dinamiche e responsabilità ad oggi non completamente emerse. Chiediamo inoltre la piena attuazione della direttiva emanata lo scorso aprile dal Presidente del Consiglio, per declassificare e rendere fruibili, superando così le resistenze che ancora oggi continuano a negare l’accesso a informazioni connesse alla strage di Bologna. Infine che sia data completa attuazione alla legge sulle vittime di terrorismo, che ancora oggi su molti aspetti risulta non pienamente attuata.

vadiL’idea di questa mozione – precisa Vadi – nasce dopo la mia partecipazione alla commemorazione del 2 agosto scorso per la strage di Bologna, sicuramente l’atto terroristico più grave avvenuto in Italia nel secondo dopoguerra e uno degli ultimi della “strategia della tensione” che destabilizzò la vita politica ed istituzionale del nostro paese.

L’archiviazione per i mandanti dell’attentato terroristico che ancora non sono stati individuati, la digitalizzazione degli archivi dei ministeri che permetterebbe di approfondire le indagini ma che viene ostacolata e osteggiata, la desecretazione degli atti che non è consentita, la resistenza metodica che apparati dello Stato continuano a fare, in ogni modo e ancora oggi, nei confronti della ricerca della verità, dimostrano che non si vuole fare giustizia fino in fondo. E non se ne comprendono le ragioni effettive e reali, a tanti anni di distanza.

A 27 anni da quella strage, la memoria ed il ricordo sono un obbligo e un dovere morale che le Istituzioni hanno la responsabilità di promuovere e portare avanti, non lasciandole cadere nell’oblio e nella dimenticanza. Una memoria  – conclude Vadi – che deve essere trasmessa sopratutto alle giovani generazioni perché conoscano a fondo la storia difficile del nostro paese e non siano indulgenti, nel loro vivere quotidiano e nella loro crescita interiore ed intellettuale, nei confronti di comportamenti sociali o movimenti politici che fanno della assenza di memoria, della rimozione sistematica di atti e fatti storici, il fondamento della propria prassi politica.

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