Studenti Infermieristica-Professioni Sanitarie in Commissione Sanità. Il presidente Stefano Scaramelli: “Attivare nuove forme di sostegno”


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Presto un’apposita risoluzione da sottoporre al voto del Consiglio

Stefano_06La commissione sanità del Consiglio regionale, presieduta da Stefano Scaramelli (Pd), ha ricevuto oggi in audizione una rappresentanza degli studenti del corso di laurea in infermieristica delle Università degli studi di Firenze, Pisa e Siena, sulla nota vicenda della sospensione dell’assegno infermieristico. La commissione, dopo aver ascoltato le ragioni degli studenti, si è impegnata a discutere a votare nella seduta del 7 dicembre un’apposita proposta di risoluzione predisposta da Scaramelli, che dopo questo passaggio in commissione, sarà sottoposta al voto del Consiglio.

«Ho convocato volentieri i rappresentanti degli studenti in commissione e abbiamo ascoltato attentamente le loro rivendicazioni – spiega Scaramelli – Esattamente un anno fa, la giunta regionale ha deciso di concludere, dopo circa 15 anni, l’esperienza degli assegni di studio. Questa decisione è stata motivata sia per l’attenuarsi della carenza di infermieri registrata negli ultimi anni, che per esigenze di bilancio. Com’è noto – prosegue Scaramelli – la questione interessa oltre 3mila giovani in Toscana, per oltre 1800 ore di attività svolte in tre anni negli ospedali.  Non vi è dubbio che l’assegno aveva inteso valorizzare il contributo offerto dai tirocinanti delle professioni sanitarie all’interno del sistema sanitario regionale, un contributo che giudico ancora importante. Allora, visto che la stessa delibera del 2015 che metteva fine all’assegno poneva l’obiettivo di attivare “nuove forme di sostegno per gli studenti iscritti ai corsi di laurea delle Professioni Sanitarie”, si tratta ora di dare attuazione a questa intenzione, perché non possiamo lasciare 3mila giovani studenti senza risposte e perché dobbiamo fare in modo che almeno i più meritevoli e bisognosi possano tornare a guardare con serenità al loro futuro formativo e quindi professionale. Perché – conclude Scaramelli – torno a ripetere: colmare la distanza tra speranze e futuro dei giovani è dovere delle istituzioni e della politica».

Nel testo della proposta di risoluzione, quindi, si prevede di impegnare la giunta regionale “a valutare, anche confrontandosi con la commissione consiliare competente, l’attivazione di nuove forme di sostegno per gli studenti iscritti ai corsi di laurea delle Professioni Sanitarie e Scienze Infermieristiche che hanno già intrapreso il corso dei loro studi ed in particolare per coloro che si stanno misurando con il tirocinio formativo negli ospedali toscani; a tenere conto, nella predisposizione di tali forme di sostegno, di elementi di merito e quindi rivolgendosi agli studenti con una media voti adeguata, anche valutando le opportunità offerte dagli strumenti del Diritto allo studio universitario (es. rimborsi mensa, trasporto, parcheggio laddove necessario, etc.), o l’implementazione delle azioni previste dal programma GiovaniSì, con l’utilizzo del Fondo Sociale Europeo, per il sostegno dei tirocini”.

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