Toscana trasparente, ok proposta di legge di Bugliani(Pd): online i finanziamenti della campagna elettorale e rendiconto attività istituzionale


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Giacomo BuglianiVia libera al provvedimento di iniziativa del presidente commissione Affari istituzionale, aumentano gli adempimenti in materia di trasparenza. “Toscana unicum tra le regioni italiane” commenta il consigliere

 

Obbligo di pubblicazione delle spese per la campagna elettorale, necessità di rendicontare le presenze e i voti espressi nelle Commissioni o in Giunta. Adempimenti che riguarderanno consiglieri regionali, assessori e presidente: tutto dovrà essere online, nella sezione Amministrazione trasparente sul sito internet istituzionale. È ciò che prevede la normativa approvata nella seduta odierna del Consiglio regionale in materia di trasparenza. La proposta di legge dal titolo Disposizioni in materia di diritto di accesso, di pubblicità e trasparenza per consiglieri regionali, assessori e organi di garanzia. Modifiche alle leggi regionali 5/2008, 40/2009, 55/2014, di iniziativa di Giacomo Bugliani, consigliere regionale Pd e presidente commissione Affari istituzionali, è nata dall’esigenza di armonizzare la normativa regionale in materia di trasparenza alla luce delle novità statali ma ha finito per andare oltre rispetto agli adempimenti previsti, rendendo la Toscana ancora più all’avanguardia nel panorama nazionale.

 

“Quello di oggi è un passaggio politico importante, è stata approvata una proposta di legge che porta la Toscana ancora più avanti rispetto alle altre regioni per quanto riguarda la trasparenza.– ha spiegato Giacomo Bugliani, presidente commissione Affari istituzionali – Una normativa che va anche oltre quanto richiesto da quella statale: la Toscana non partiva da zero, su questo tema  era già virtuosa grazie a una normativa innovativa. Abbiamo voluto così proseguire un percorso già intrapreso e andare decisamente avanti. Ora i cittadini potranno avere reale contezza dell’attività che svolgono i loro rappresentanti istituzionali, potendo consultare sul web presenze in aula, votazioni e tutto ciò che riguarda la loro attività in Giunta e Consiglio. Tutto sarà documentato in maniera chiara e reperibile nella sezione preposta sul sito internet istituzionale. Abbiamo reso più stringente la normativa relativamente alle dichiarazioni patrimoniali, obblighi che, oltre che a consiglieri, assessori e presidente della Giunta, saranno estesi anche agli organi di garanzia; abbiamo inserito anche la necessità di mettere online spese e contributi alle campagne elettorali, una novità. Tutti elementi che rendono la Regione Toscana adesso davvero un unicum a livello nazionale in tema di trasparenza”.

 

Con la legge regionale 61/ 2012, in Toscana è stata istituita l’Anagrafe pubblica dei consiglieri, del Presidente della Giunta regionale e degli assessori al fine di aumentare la trasparenza delle attività istituzionali. Un provvedimento particolarmente innovativo anche rispetto al panorama della normativa nazionale vigente al momento della sua approvazione. A livello statale ci sono stati nel corso degli ultimi anni ulteriori e significativi sviluppi, in particolare con il decreto legislativo 97/2016 che ha introdotto nuovi adempimenti, nuove modalità di pubblicazione dei dati e nuove tipologie di accesso agli atti, rendendo necessario rimettere mano alla legislazione in materia. Nasce da questo obiettivo la proposta di legge Bugliani che da un lato armonizza le disposizioni emerse dalla normativa statale, dall’altro introduce obblighi di trasparenza ulteriori, quali quelli relativi alla presenza alle sedute della Giunta  e del Consiglio  regionale e alle modalità di voto nell’assemblea e alla necessità di pubblicare i finanziamenti delle campagne elettorale. Gli obblighi di trasparenza inoltre vengono estesi anche a chi ricopre incarichi istituzionali in organi di garanzia; si prevede quindi l’acquisizione e la pubblicazione della documentazione inerente lo stato patrimoniale e reddituale anche  dei titolari di tali cariche. Quanto al tema dell’accesso agli atti, la Toscana ha di fatto anticipato i tempi della legislazione nazionale. Con la legge 40 /2009 infatti riconosceva già il diritto di accesso generalizzato, senza alcuna necessità di darne una motivazione, garantendo quindi maggiore tutela dei cittadini rispetto a quanto previsto a livello statale. La nuova disciplina nazionale dell’accesso civico riproduce la ratio di quella toscana e risulta direttamente applicabile alla Regione; a livello normativo quindi con la legge approvata si procede a una mera uniformazione, venendo meno la necessità di una disciplina regionale differenziata.

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