Unioni dei Comuni, possono accedere a risorse regionali; Pieroni: “Raggiunto traguardo importante, rafforziamo processi di collaborazione”


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Andrea1Via libera in Consiglio regionale alla normativa che modifica le leggi in materia di cooperazione finanziaria con gli enti locali,  di unioni di comuni e piccoli comuni, e norme di attuazione della  legislazione sul riordino delle funzioni (68/2011, 22/2015, 70/2015, 9/2016)

 

 “Le unioni dei comuni raggiungono un traguardo importante. Adesso possono accedere alla ripartizione delle risorse regionali per migliorare e rendere più efficaci alcuni settori della pubblica amministrazione. Con le modifiche delle leggi in materia, approvate oggi in Consiglio regionale, supportiamo e sosteniamo – concretamente – anche i comuni all’interno delle unioni. Lo facciamo allargando le maglie d’accesso alle risorse, ammettendo tra le funzioni che possono beneficiarne quelle dello sportello unico delle attività produttive, la procedura di valutazione d’impatto ambientale, il vincolo idrogeologico, i pareri relativi ai procedimenti in materia paesaggistica, il piano strutturale intercomunale, la gestione delle entrate tributarie e dei servizi fiscali, la gestione dei beni demaniali e patrimoniali e la gestione delle risorse umane. Una scelta che rafforza esperienze di questo tipo, di cui il territorio pisano è da tempo protagonista nella nostra regione. Inoltre, se precedentemente per accedere al 60 per cento in più delle risorse era necessaria una unione di quattro comuni, adesso ne basta una formata da tre. Incentiviamo i processi di unione e collaborazione che devono avvenire in maniera volontaria e condivisa. Sono convinto che avere ampliato le possibilità di essere ammessi ai finanziamenti migliorerà il livello dei servizi rivolti ai cittadini e spingerà i piccoli comuni a fare rete. Un obiettivo cruciale per lo sviluppo socio-economico dei nostri territori”. Così Andrea Pieroni, consigliere regionale Pd, commenta l’approvazione della legge regionale in materia di cooperazione finanziaria con gli enti locali di unioni di comuni e piccoli comuni e norme di attuazione della legislazione sul riordino delle funzioni.

  

Nello specifico la legge (la numero 122) va incidere su quattro leggi di riordino in cooperazione finanziaria, e di contributi ai piccoli comuni disagiati e alle unioni dei comuni, norme per l’attuazione del riordino delle funzioni, di costo del personale, modifiche all’elenco dei beni mobili registrati trasferiti alla Regione.

  

“Dal punto di vista della ripartizione delle risorse per i piccoli comuni in situazione di maggior disagio l’obiettivo è quello di raggiungere l’integrale utilizzo delle risorse regionali – continua Pieroni – Nelle legge viene infatti stabilito il massimo dei contributi concedibili, vengono individuati i comuni potenzialmente beneficiari, viene fatto un primo riparto, poi, dopo aver applicato la misura massima, se rimangono ulteriori risorse, si passa allo scorrimento della graduatoria”.

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