Usura, La Regione rafforza la legge per combatterla e aiutare le persone in difficoltà


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Approvate all’unanimità le modifiche alla normativa sulla prevenzione del fenomeno

Ilaria Bugetti, relatrice del provvedimento: “Cresce il sovraindebitamento ed il rischio povertà: occorre avere nuovi strumenti”

Cresce il livello medio di sovraindebitamento dei cittadini toscani, fenomeno che vede coinvolti, ormai, tanti strati sociali della popolazione: dall’artigiano, al piccolo imprenditore, alle famiglie. Nel contempo, aumenta il numero delle persone a rischio povertà. Per queste ragioni, il Consiglio regionale ha deciso di aggiornare e rendere più efficace la propria normativa, approvando alcune importanti modifiche alla legge (86/2009) in materia di prevenzione dell’usura.

E’ stata Ilaria Bugetti, consigliere regionale Pd e vicepresidente della commissione Sviluppo economico, a coordinare il lavoro di revisione della legge e a presentare le modifiche in aula. 

«Negli ultimi anni, complice la crisi economica e una cultura consumistica, il numero dei soggetti sovraindebitati è aumentato in modo esponenziale – ha esordito Bugetti – Il livello di sovraindebitamento è cresciuto a livello regionale, insinuandosi tra molti e diversi strati sociali della popolazione. La crisi ha influito notevolmente sui redditi e sui risparmi delle famiglie determinando un’importante diminuzione del potere d’acquisto degli individui. Questo ha contribuito ad aumentare il rischio di ricorso a forme di finanziamento esterno per garantire un livello di consumo sostenibile che spesso, soprattutto quando si presentano situazioni improvvise, possono sfociare anche nel ricorso all’usura. La II commissione – ha ricordato Bugetti – ha commissionato all’IRPET uno studio sul  fenomeno del sovraindebitamento in Toscana, che ha messo in evidenza che la percentuale di individui a rischio di povertà o di esclusione sociale è passata in Toscana dal 15,2% del 2008 al 16,9% del 2016. Ad oggi si stimano nella nostra regione 615mila individui che vivono in condizione di vulnerabilità, perché incapaci di far fronte alle emergenze impreviste in quanto al limite del rischio di povertà, circa 44.000 in più rispetto al 2008. Questi soggetti sono quelli potenzialmente a rischio di cadere nel circuito dell’usura in caso di gestione di situazioni impreviste.

Lo studio di IRPET si è avvalso anche di focus group tematici, che hanno visto il coinvolgimento dei soggetti pubblici e privati che operano nel campo della prevenzione dell’usura. In questi tavoli sono state evidenziate alcune criticità attuative della legge regionale e sono stati suggerite modifiche. La principale è stata quella dell’esigenza di costituire una rete istituzionale tra i soggetti che operano nel campo dell’usura e del sovraindebitamento, con il coordinamento della Regione Toscana, per meglio organizzare gli interventi in sinergia tra soggetti pubblici e privati, in particolar modo del volontariato. Ecco quindi – ha concluso Bugetti – che andremo ad istituire un Coordinamento regionale, che avrà principalmente il compito di indirizzo per le attività formative e d’informazione e di coordinamento della rete degli sportelli per la prevenzione dell’usura esistenti in Toscana».

 

Il Coordinamento regionale vedrà la partecipazione di un rappresentante della giunta toscana, di due consiglieri regionali, il dirigente regionale di settore, un rappresentante dei Confidi, uno degli Organismi di composizione della crisi, rappresentanti degli enti locali. Alle riunioni del Coordinamento potranno inoltre essere invitati rappresentanti delle prefetture, delle forze dell’ordine, dei sindacati, degli ordini professionali, dell’università, delle associazioni di volontariato e dei consumatori, delle fondazioni antimafia.

Un’altra modifica rilevante riguarda la composizione degli sportelli per la prevenzione dell’usura, che saranno integrati con gli organismi di composizione della crisi e la Caritas Italiana.

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