Qualità dell’aria, aggiornato il Piano regionale; Baccelli (Pd): “Legge è salto di qualità, puntiamo su incentivi e non sui divieti”


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Migliorare la qualità dell’aria attraverso incentivi volti alla sostituzione dei veicoli maggiormente inquinanti e degli impianti a biomasse con dispositivi sostenibili e tecnologicamente più avanzati. È quanto prevede la proposta di legge, approvata oggi all’unanimità in Consiglio regionale e illustrata dal presidente della Commissione Ambiente e consigliere Pd Stefano Baccelli, tesa ad aggiornare il Piano regionale per la qualità dell’aria e dell’ambiente (luglio 2018).

Il provvedimento consente alla Giunta Regionale, di concerto con  le Amministrazioni comunali nelle quali sono stati sforati i parametri sulla qualità dell’aria previsti dalla direttiva europea in materia, ad attivare strumenti specifici volti a ridurre l’inquinamento atmosferico, a tutelare l’ambiente e la salute pubblica. Si tratterà di misure, inoltre, necessarie per dare attuazione all’Accordo promosso dal Ministero dell’Ambiente  per il miglioramento della qualità dell’aria nella regione; un accordo che prevede, oltre a misure come la limitazione del traffico di veicoli inquinanti, uno stanziamento di 5 milioni di euro destinati a incentivi alla rottamazione per veicoli obsoleti e impianti a biomassa. In Toscana i territori interessati sono due, entrambi soggetti a una procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea: l’area fiorentina, soprattutto per la produzione di biossido di azoto da traffico veicolare rilevata dalle centraline di Ponte alla Mosse (anche se i valori di questa centralina sono rientrati con l’entrata in servizio della tramvia) e di Viale Gramsci, e la Piana Lucchese soprattutto per l’utilizzo delle biomasse negli impianti di combustione ad uso domestico e per l’incenerimento dei residui delle colture vegetali, e quindi la produzione di pm10, cosiddette polveri sottili. Un dato, quest’ultimo, dovuto anche alle proprietà oreografiche e climatiche del territorio.

“Il salto di qualità che facciamo con questa proposta di legge, che non si limita come era consuetudine a divieti ed obblighi, è quello di puntare sugli incentivi economici che andranno ad esempio a sostenere la sostituzione e il miglioramento del parco macchine – ha dichiarato Stefano Baccelli nel corso dell’illustrazione del provvedimento in Aula – oppure incentivi che, come nel caso della piana lucchese, saranno destinati alla sostituzione di quegli impianti di civile abitazione che utilizzano le biomasse con impianti più moderni e tecnologicamente più avanzi in grado di migliorare la qualità dell’aria e dell’ambiente. Per la falciatura dell’erba in un giardino domestico dovranno, ad esempio, essere previsti incentivi all’acquisto di trituratori e selezionatori. Con l’approvazione di questa legge incrementiamo non una politica dei divieti e delle tasse sull’ambiente, ma una politica degli incentivi da portare avanti anche con i cinque milioni di risorse che prevederà l’Accordo ministeriale. L’obiettivo è quello di stimolare una collaborazione tra cittadini e imprese tesa a migliorare la qualità dell’aria e a rispettare i parametri previsti dalla direttiva europea”.

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