Vaccini, Stefano Scaramelli: “Una sfida culturale e sociale prima ancora che politica”.


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Il presidente della commissione sanità spiega come intende portare avanti il lavoro sulla proposta della giunta: “Rispetto di tutte le sensibilità, massima condivisione degli obiettivi”

vaccino scara«Quella dei vaccini è una sfida culturale e sociale prima ancora che politica. In Toscana discuteremo di una proposta di legge e lo faremo consapevoli che il governo nazionale ha introdotto recentemente novità importanti estendendo la gratuità di alcune vaccinazioni per i bambini. Per quanto mi riguarda, per il ruolo istituzionale che ricopro, lo farò nel rispetto di tutte le sensibilità esistenti, ascoltando tutti i punti di vista, tutti coloro che hanno dei dubbi con l’obiettivo di favorire un livello di consapevolezza culturale e sociale prima ancora che medica. Un confronto che non sarà solo in Consiglio, ma che intendiamo aprire a una vera e propria campagna di ascolto sui territori».

Lo dice Stefano Scaramelli, Pd,  presidente della commissione sanità e politiche sociali del Consiglio regionale della Toscana.

«Dobbiamo comprendere che si tratta di una sfida generale e di altruismo che porta al miglioramento delle condizioni di vita – spiega Scaramelli – ma lo dobbiamo fare tutti insieme. Per tutti non intendo le forze politiche, ma l’intera società, a partire dagli esperti, i medici, gli insegnanti, i genitori. Bene le novità introdotte dal Governo che vanno nella direzione giusta: estendere la gratuità dei vaccini contro più patologie rispetto al passato. La vaccinazione è stata una delle più importanti scoperte scientifiche della storia della medicina. È grazie anche ai vaccini se oggi la speranza e la qualità della vita sono migliorate. I progressi della scienza e della conoscenza però devono essere accompagnati anche dalla consapevolezza sociale. Questo è il compito della politica. Lavorerò per la più accurata informazione e analisi possibile, affinché si possa acquisire consapevolezza a tutti i livelli, dai pediatri ai genitori, passando per le agenzie formative. Questo è il compito che mi attende come presidente della commissione – conclude Scaramelli – ed è mia intenzione farlo nel migliore dei modi, con l’obiettivo finale di un testo di legge che sia il più condiviso possibile, il più inclusivo di tutte le sensibilità».

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