Verso un Garante unico dei diritti alla persona, risoluzione Pd approvata in Consiglio regionale


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vadi buglianiL’atto illustrato in aula dal  presidente commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani e dalla consigliera Valentina Vadi

Elaborare una normativa al fine di disciplinare la figura del Garante unico dei diritti alla persona, inserendola anche, con una proposta di legge statutaria, all’interno dello Statuto della Regione Toscana. È ciò che chiede una risoluzione del gruppo Pd, approvata nella seduta odierna del Consiglio regionale, illustrata in aula dal presidente commissione  Affari istituzionali Giacomo Bugliani e dalla consigliera Pd Valentina Vadi, che ne ha seguito la stesura.

“Riteniamo sia opportuno procedere anche nella nostra Regione ad un’opera di razionalizzazione delle autorità di garanzia, al fine di individuare un unico centro di gestione della tutela dei diritti dei cittadini toscani, creando un organismo unitario che garantisca maggiore efficienza e semplifichi i processi. –  ha illustrato il presidente  Bugliani – Con questa risoluzione vogliamo avviare un percorso che possa approdare a questo obiettivo, richiedendo quindi un impegno preciso in questo senso anche con una modifica statutaria ad hoc. A questo fine è opportuno prevedere la realizzazione di un organismo di coordinamento, composto da un Presidente con funzioni di organizzazione, raccordo ed indirizzo e da due componenti, ciascuno dei quali chiamato a svolgere i compiti inerenti ad uno specifico ufficio. Organismo in grado quindi di svolgere al meglio le funzioni principali che gli spettano, ovvero funzione di difesa dei minori e dell’infanzia, difesa delle persone sottoposte a restrizioni della libertà personale, funzione di difensore civico, a difesa dei diritti e degli interessi dei cittadini nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, funzione di garanzia per le persone a rischio di discriminazione per qualsiasi ragione”.

“La  creazione di una figura unitaria di Garante, attuata anche in altre regioni, ha dato ottimi risultati in termini di collegamento funzionale e miglioramento delle prestazioni rese. – ha spiegato la consigliera Vadi – La Regione Toscana è da sempre in prima linea nella tutela dei diritti, alle spalle ha una lunga storia fatta di civiltà, di difesa dei più deboli, di contrasto a ogni tipo di discriminazione. Una storia che vogliamo portare avanti. Fino ad adesso questo impegno si è tradotto nel lavoro di organismi monocratici , con il compito di difendere e sostenere i cittadini in singoli specifici ambiti, dal garante per l’Infanzia a quello dei detenuti, ognuno nella sua specifica funzione. La sfida vera è riorganizzare questi organismi e riunirli in un’unica realtà, per evitare ‘duplicati’ di competenze e per coordinare al  meglio le azioni e l’impegno a difesa della cittadinanza. Nessuno infatti vuole pensare di risparmiare, quando si parla di diritti non si può al contempo parlare di contenimento della spesa e questo è un principio che come Pd abbiamo ben chiaro. Quello che vogliamo fare è piuttosto rafforzare quanto già in campo, mettendo in rete professionalità comprovate e permettendo loro di lavorare in sinergia”.

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