Vinci, Allegri-Polaris, Sostegni (PD): “Verificare se ci sono spiragli per sbocco positivo crisi”


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Il consigliere regionale ha presentato un’interrogazione

allegripolarisFIRENZE 14.09.15 – “Allegri-Polaris ha rappresentato per Vinci un’eccellenza dell’industria dell’abbigliamento: se ci sono, come sembra, degli spiragli per mantenere sul territorio una parte della produzione è urgente verificarne la concretezza e agire di conseguenza”.

Così il consigliere regionale del Pd, Enrico Sostegni, che sulla vicenda dell’azienda Allegri-Polaris di Vinci ha presentato oggi un’interrogazione al presidente della Regione Enrico Rossi.

In particolare, nel testo dell’interrogazione, Sostegni fa riferimento alla notizia, uscita qualche settimana fa sulla stampa locale, della disponibilità da parte di un consorzio di imprese del settore, “Promozione moda Italia” con sede ad Empoli, ad assumere una parte dei lavoratori dell’azienda in stato di mobilità. Una decisione, spiega ancora il consigliere, vincolata alla decisione di Allegri-Polaris di mantenere sul territorio le commesse dell’azienda assegnandole agli associati del consorzio stesso, ovvero di non trasferire il lavoro ad aziende lombarde, come avrebbe annunciato l’azienda stessa in altre sedi.

Da qui la decisione di presentare un’interrogazione, chiedendo alla giunta regionale se e come “intenda attivarsi per verificare la reale disponibilità di soggetti economici locali ad assorbire parte dei lavoratori dell’azienda in modo da facilitare un possibile sbocco positivo della vicenda”.

“Le istituzioni locali e la Regione – conclude Sostegni – hanno confermato il proprio impegno, anche attraverso il Tavolo dell’Unità di crisi, per individuare delle soluzioni in grado di scongiurare la chiusura dell’azienda e la messa in mobilità dei lavoratori, contestando all’azienda la chiusura rispetto all’individuazione di una soluzione che potesse consentirne la permanenza sul territorio. Adesso sembra prospettarsi questa possibilità, che potrebbe aprire uno spiraglio per almeno una parte dei lavoratori in difficoltà”.

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