Violenza di genere, Nardini e Spinelli (Pd): “Non partiamo da zero ma proseguire il lavoro”


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Nardini-Spinelli (2)Le consigliere regionali Pd annunciano il voto favorevole a una mozione proposta dal gruppo Movimento 5 Stelle

Non abbassare la guardia sul tema della violenza di genere. È l’impegno che chiedono al Consiglio regionale Alessandra Nardini eSerena Spinelli, consigliere regionali Pd, annunciando il voto favorevole a una mozione a sostegno dei centri antiviolenza proposta oggi in aula dal gruppo 5 stelle, e che nei giorni scorsi ha visto l’impegno del Partito Democratico per arrivare ad un testo condiviso, visto l’importante e delicato tema trattato.

“Non parliamo di un’emergenza ma piuttosto di un’urgenza, ovvero di un fenomeno strutturato nella nostra società, un fenomeno culturale che purtroppo ha numeri molto elevati, e che quindi richiede un impegno costante e continuo per prevenirlo e contrastarlo. La violenza di genere è una violazione dei diritti umani ed è trasversale, in quanto riguarda donne di ogni classe sociale, età e provenienza, e spesso, purtroppo, vede assistere anche un numero importante di minori  – afferma Nardini – La Regione Toscana si dimostra da sempre particolarmente sensibile al tema delle politiche di genere e della lotta alla violenza contro le donne. Penso all’istituzione della Commissione Pari Opportunità, alla legge regionale n° 59  del 16 novembre 2007, “Norme contro la violenza di genere”, che promuove attività di prevenzione e afferma che la Regione sostiene ed incentiva la costituzione di reti locali antiviolenza. E ancora, la legge regionale n.16 del 2 aprile  2009, “Cittadinanza di genere”, che affronta anche il tema della conciliazione vita-lavoro e quello della cittadinanza di genere nelle politiche del lavoro e dell’occupazione; infatti per favorire l’allontanamento di una donna da una situazione familiare di violenza, è necessario promuovere una migliore occupazione femminile. Infine, si deve ricordare anche che la violenza di genere ha un costo economico elevato, e che quindi la prevenzione comporterebbe anche un importante risparmio per la collettività, oltre, ovviamente, a contrastare un fenomeno gravissimo”.

“I centri antiviolenza vanno sostenuti al massimo, questo è un obiettivo che non possiamo che sottoscrivere – spiega Spinelli – Si tratta però degli ultimi luoghi a cui arrivare, dobbiamo infatti impegnarci in un lavoro istruttorio e puntuale su questo fenomeno, per prevenire le sue conseguenze più pericolose. Questa mozione deve rappresentare il primo passo di un percorso da intraprendere in commissione Sanità su questo tema, consapevoli che la Toscana non parte dall’anno zero. Infatti, a cominciare da tante buone pratiche, come quella del Codice rosa, dobbiamo proseguire e insistere su questa strada, valutando e analizzando quanto è già attivo, coinvolgendo tutti gli operatori,  facendo il più possibile per una questione di civiltà”.

 

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