Whirlpool di Siena, ok del Consiglio per impegno Regione


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Simone Bezzini e Stefano Scaramelli: “Serve chiarezza sul futuro  polo produttivo e occupazionale”

L’annuncio,  della multinazionale Whirlpool di voler chiudere lo stabilimento di Napoli ha generato grande allarme nei lavoratori della sede di Siena che, nei giorni scorsi, hanno partecipato a un presidio organizzato dalle sigle sindacali davanti allo stesso stabilimento per chiedere garanzie sul proprio futuro. La marcia indietro della multinazionale che sembra emergere nelle ultime ore non fa venir meno la necessità di incalzare l’azienda nel chiedere certezze sulle prospettive a partire dal mantenimento degli impegni assunti nei mesi scorsi. . A  raccogliere la preoccupazione dei dipendenti dello stabilimento circa il loro futuro occupazionale sono i consiglieri senesi del Pd in Regione Simone Bezzini e Stefano Scaramelli che hanno presentato la mozione approvata oggi dal Consiglio  e che riguarda appunto le prospettive occupazionali dello stabilimento di Siena

“Chiediamo alla Giunta regionale di seguire da vicino l’evoluzione della vicenda – spiegano Bezzini e Scaramelli– , attivandosi per comprendere quali siano le reali volontà dell’azienda rispetto alle prospettive industriali e occupazionali del polo produttivo di Siena.  Vogliamo che siano prese tutte le iniziative necessarie, in accordo con  le associazioni sindacali e con gli altri livelli istituzionali coinvolti, per tutelare le 335 lavoratrici e lavoratori senesi. Scaramelli e Bezzini sollecitano  anche il  Ministero dello Sviluppo economico affinché ponga attenzione ai lavoratori senesi “Il Ministero –spiegano Bezzini e Scaramelli  – ha sottoscritto un oneroso accordo lo scorso ottobre e doveva vigilare sul piano industriale di Whirlpool. I dipendenti di Whirlpool della sede di Siena vivono da tempo una condizione lavorativa estremamente difficile- concludono – , dovuta alle ricorrenti ristrutturazioni, caratterizzata da forte incertezza sulle prospettive future che merita la massima attenzione da parte delle istituzioni territorialmente coinvolte”.

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