Politiche abitative, in commissione Sanità via all’iter della nuova legge. Scaramelli: “Migliorare fruibilità, accesso e controlli”


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“Migliorare la fruibilità e  le possibilità di accesso agli alloggi di edilizia residenziale pubblica. E al contempo rendere efficienti i controlli. Questi i concetti su cui si muovono le intenzioni in merito alle politiche abitative da inserire nella nuova legge che oggi ha fatto i primi passi in commissione Sanità”. Lo ha detto il presidente Stefano Scaramelli illustrando la Proposta di Legge 221 “Disposizioni in materia di edilizia residenziale pubblica (ERP)” e riepilogando l’attuale situazione abitativa in Toscana, in cui sono presenti 49694 unità abitative di edilizia residenziale pubblica disponibili che nell’ultimo anno sono aumentate di 166 unità. “Da questa fotografia della situazione toscana- ha precisato Scaramelli-, parte oggi in commissione l’iter di discussione della nuova legge”.  Le nuove domande di accesso agli alloggi di edilizia pubblica residenziale, a fronte dei 47384 nuclei familiari che già vi hanno trovato alloggio, ammontano a 21798. E i  toscani che ci vivono regolarmente sono 114972.  Di questi 931 hanno trovato risposta nell’ultimo anno. Coloro che convivono con una persona disabile o con invalidità sono 3675 .

“Partiamo da questi dati- ha aggiunto Scaramelli– per fare un lavoro profondo attento e concreto. Ascolteremo sindacati e associazione degli inquilini in Commissione sanità. Consultazioni e audizioni serviranno a intraprendere un percorso il più possibile condiviso e partecipato. L’accesso all’abitazione, da parte di cittadini che ne hanno necessità e si trovano nelle condizioni oggettive di averne diritto, costituisce uno strumento fondamentale per realizzare un percorso di realizzazione personale e integrazione e sociale effettivamente efficace.  Nell’assegnazione degli alloggi popolari, per scongiurare ogni possibile disagio sociale, evitare un’eccessiva concentrazione di tipologie a rischio emarginazione, ricorrendo a strumenti legislativi che garantiscano, a livello di quartiere e di immobile, la presenza di una cittadinanza socialmente varia”.  La Legge Regionale 41 del 2015 prevede criteri più restrittivi stabiliti per la presentazione delle domande: obbligo di residenza in Toscana da almeno 5 anni e per gli stranieri la necessità di presentare un documento rilasciato dall’ambasciata o dal consolato che attesti l’assenza di proprietà immobiliari nel paese di origine. Contemporaneamente è stato dato maggiore rilievo, quindi più attenzione, verso la presenza nel nucleo familiare di soggetti anziani e disabili.

Per il triennio 2017-2019 la Regione Toscana ha garantito 100 milioni di euro di investimenti finalizzati a portare a termine gli interventi già iniziati di Edilizia residenziale pubblica e realizzare quelli programmati.

 

 

 

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