#Arezzopartecipa, De Robertis e Vadi (PD): “Dagli attori del territorio importanti proposte per far crescere la provincia di Arezzo” 


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Tanti spunti dalle categorie economiche, dai sindacati, dai sindaci e dalle associazioni sulle priorità che dovrà affrontare il PRS per il territorio aretino.

14435314_1296409657037307_2948691848386672628_oAREZZO 30.09.2016 (db). “Il Programma regionale di sviluppo conta 6,4 miliardi di euro in progetti che vanno dalla cultura all’industria al contrasto alla povertà, dobbiamo capire dal territorio quali sono le criticità maggiori da affrontare, per questo abbiamo pensato a questa iniziativa, un po’ come si fa in una famiglia così per una comunità vogliamo ascoltare e capire quali sono le criticità su cui sviluppare un dialogo che si concretizzi poi in progetti specifici per il territorio”. Così le consigliere Pd Lucia De Robertis Valentina Vadi hanno introdotto l’incontro che si è svolto alla casa delle Culture di Arezzo. Insieme alle consigliere anche l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli che ha brevemente delineato l’elenco delle infrastrutture che da qui al 2020 interesseranno l’area aretina, dalla mobilità integrata al consumo del suolo, fino alle vie di cammino lento come la “Via di Francesco”.

All’incontro erano presenti i rappresentanti di tutte le grandi sigle sindacali e delle maggiori associazioni di categoria della provincia di Arezzo, tutte concordi sull’importanza che assumono, per i territori, momenti di confronto e sviluppo come quello organizzato oggi dal gruppo consiliare del partito democratico. Tra le tante proposte arrivate dal dibattito centrale il problema dell’occupazione e della formazione, dalla perdita di occupazione che sta avvenendo negli istituti di credito, un pericolo forte perché rappresenta un impoverimento anche da parte dell’accesso al credito per le imprese del territorio, alla perdita di occupazione giovanile generata da questi anni di crisi. Importanza centrale anche il problema della crisi del commercio, un settore che in questi anni ha vissuto molte criticità. Centrale per il territorio aretino il ruolo dell’agricoltura, sulle aree ad alta vocazione agricola c’è bisogno di progetti importanti seguendo una strada che veda i comuni delle varie aree fare sintesi sui progetti, facilitando per le imprese l’accesso alla catena distributiva.

“C’e da recuperare – ricorda De Robertis – il gap di servizi che interessa le nostre zone montane, sono tanti rispetto alle grandi città e i correttivi non devono essere solo infrastrutturali ma di servizi, sono questi che poi permettono la permanenza di nuclei abitativi e generano poi attività produttive. Raggiungere tutti gli obiettivi che troviamo in questo programma non sarà semplice ma con l’aiuto di tutta la comunità e valorizzando tutte le eccellenze”.

“Sul Valdarno – prosegue Vadi – è importante puntare su progetti che lo vedano unito come area di sviluppo che gravita sul territorio, è importante per questa area il ruolo dell’Università, che si allarghi la base degli studenti che hanno accesso al diritto allo studio e uno degli obiettivi di questo programma è di aumentare la percentuale di giovani formati che rappresentano per il territorio un incremento di produttività, facendo rete tra le scuole superiori, le università insieme alla specificità e alle necessità delle imprese”.

“Sono tanti gli spunti arrivati da questa giornata – concludono De Robertis e Vadi – e crediamo sia importante continuare su questo percorso anche nei prossimi mesi, per un proficuo ascolto e confronto tra tutti gli attori del territorio”.

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