#PratoPartecipa, Bugetti e Ciolini: “Città deve puntare alto. Cultura, lavoro, internazionalizzazione e infrastrutture siano volano di sviluppo”


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pratookokSi è svolta oggi a Prato La Toscana che sarà#Pratopartecipa”, iniziativa promossa dal gruppo consiliare Pd in Regione alla quale hanno preso parte i consiglieri regionali Ilaria Bugetti e Nicola Ciolini, insieme al segretario provinciale del Pd, Gabriele Bosi, e ai rappresentanti delle categorie economiche, del sindacato e dell’associazionismo pratese. “Un’occasione per illustrare le linee guida del Piano regionale di sviluppo 2016 – 2020, ma soprattutto per raccogliere spunti e necessità da parte dei soggetti economici e sociali del nostro territorio. Proprio per l’importanza di questo strumento che orienterà le politiche e gli interventi dei prossimi cinque anni, abbiamo voluto aprire un confronto con i principali attori della vita economica, sociale e culturale del territorio”, hanno spiegato Bugetti e Ciolini.

All’iniziativa erano presenti rappresentanti delle categorie economiche, del sindacato, del mondo dell’associazionismo, del volontariato, della cooperazione e amministratori locali.

Nel Piano regionale di sviluppo della Regione, la città di Prato è coinvolta in diversi progetti: tra questi, sviluppo culturale, scuola e formazione, sicurezza e legalità, lavoro e produttività,  – ha dichiarato Ilaria Bugetti, vicepresidente della Commissione cultura in Regione – Tutti temi che soprattutto per una realtà complessa come Prato non possiamo che portare avanti sinergicamente. All’interno della Commissione cultura stiamo analizzando le iniziative legate alla cultura, di cui Prato sarà senz’altro protagonista. Pensiamo all’imminente inaugurazione del Nuovo Pecci, un polo internazionale per l’arte contemporanea su cui la Regione ha investito oltre 12 milioni, e che, tra le altre cose, ho proposto diventi luogo di coordinamento di una rete che comprenda tutta la provincia. Ma pensiamo anche al parco archeologico di Gonfienti, per il quale è in programma l’acquisizione del patrimonio pubblico dell’area su cui insiste il sito e uno stanziamento di 1,5 milioni di euro per due anni   – ha continuato Bugetti – Sul versante del lavoro e della produttività, aspetto centrale e articolato per il nostro territorio, oggi raccogliamo spunti e istanze legittime, di cui terremo conto. Sappiamo che dobbiamo insistere e rendere ancora più incisivo il patto Prato Lavoro sicuro; un piano che in questi anni ha dato buoni frutti ma che è necessario rafforzare perché la questione della sicurezza e della legalità nei luoghi di lavoro rimane aspetto dirimente per il futuro di questa città. Così come tutto il Progetto Prato che comprende attività d’integrazione di inclusione sociale importanti, sviluppate soprattutto al Macrolotto zero e portate avanti da associazioni del territorio. Dal punto di vista della sicurezza nei luoghi di lavoro sarà fondamentale, ad esempio, portare concretamente avanti un percorso di mappatura dell’amianto, così come ho chiesto attraverso una mozione in Consiglio regionale. Altro aspetto su cui dobbiamo essere in prima fila e creare una sinergia proficua con gli uffici scolastici è quello dell’abbandono scolastico e formativo. Su questo versante la Toscana si pone degli obiettivi importanti puntando ad arrivare entro il 2020 al 13% rispetto al 20,9% del 2004 e alzare al 30,6%. Prato potrebbe fare da capofila insistendo proprio sulle criticità che riscontriamo nel nostro territorio”.

 

Abbiamo iniziato questa legislatura con una riforma importante come quella del sistema socio-sanitario  – ha spiegato Ciolini, membro della Commissione sanità della Regione – e oggi all’interno del Piano regionale di sviluppo ci prefiggiamo di migliorarne un aspetto fondamentale: quello delle liste di attesa. Lo faremo attraverso il superamento del concetto di una unica ed indifferenziata modalità di accesso tramite CUP e individuazione di percorsi differenziati per target di bisogni assistenziali. Dalla discussione di oggi emerge come su Prato si debba investire sia dal punto di vista dell’internazionalizzazione e di pari passo da quello della rigenerazione urbana. Prato rientra all’interno di uno dei progetti più corposi del Piano di sviluppo della Regione Toscana: quello che riguarda la piana fiorentina per il quale nel 2017 sono previsti 5 milioni di stanziamenti. Si tratta di un progetto volto a migliorare la mobilità collettiva, a promuovere una coesistenza tra aree urbanizzate e aree rurali, e dunque a incrementare il benessere delle comunità. Lo sviluppo dell’interporto di Gonfienti, ad esempio, rientra nel progetto di miglioramento dell’integrazione logistica con il porto di Livorno e l’interporto di Guasticce (LI). Nell’ambito dei processi di riqualificazione urbana ricordiamo che la nostra città grazie Più Prato riceverà oltre 6 milioni dalla Regione da investire su progetti innovazione e riqualificazione del Macrolotto zero. Sarà fondamentale, come è stato detto oggi anche dalle categorie economiche presenti oggi, saper coniugare questi aspetti con quelli dello sviluppo economico, sociale e culturale.  E anche sulla progettazione dello sviluppo della banda ultralarga, la cosiddetta agenda digitale, dell’informatizzazione della PA Prato e tutto il territorio circostante dovranno essere in prima fila, proprio per complessità che ci troviamo ad affrontare è fondamentale snellire l’accesso ai servizi e attuare processi di semplificazione. Anche il capitolo dedicato al turismo, la cui crescita in Toscana è superiore alla media del Paese, deve tenere di conto delle caratteristiche della nostra città. Una città che ormai può contare di una forte sinergia, grazie all’amministrazione comunale, all’assessore al turismo Stefano Ciuoffo, e al lavoro che portiamo avanti noi consiglieri – ha concluso Ciolini – La vocazione internazionale di questa città può rendere Prato chiave di volta per lo sviluppo e per processi di modernizzazione da avviare in di tutta la regione”.

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