Cancro, Ilaria Bugetti: “I sopravvissuti alla malattia non siano discriminati, approvare una legge per il diritto all’oblio”


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Il presidente della commissione Sanità Sostegni: “Inammissibile che migliaia di guariti non possano stipulare alcuni contratti”

La consigliera regionale ha presentato una mozione, firmata anche dal presidente della commissione Sanità, per attivarsi nei confronti del Parlamento e del Governo al fine di approvare una normativa che recepisca la risoluzione del Parlamento UE.

 

«Anche in Toscana, ogni anno, centinaia di persone guariscono dal cancro ma non hanno gli stessi diritti degli altri cittadini, soprattutto per quel che riguarda i servizi finanziari, l’accesso al credito, gli investimenti. Insomma, il proprio futuro. Per queste ragioni ho deciso di portare in Consiglio regionale il senso di una battaglia di civiltà, già iniziata dal Parlamento europeo con una risoluzione dello scorso febbraio che stabilisce i criteri di una strategia coordinata nella lotta contro il cancro, ponendo il tema del “diritto all’oblio” e che credo dovrà essere recepita al più presto anche dal nostro Paese con un’apposita norma nazionale».

Lo dice Ilaria Bugetti, consigliera regionale Pd e presidente della commissione Sviluppo economico, annunciando la presentazione di una mozione che intende impegnare la giunta toscana “ad attivarsi nei confronti del Governo e del Parlamento affinché, anche in considerazione di quanto previsto dalla Risoluzione del Parlamento europeo del 16 febbraio 2022, venga approvata una norma che, al fine di evitare discriminazioni, garantisca  il “diritto all’oblio” per tutti i pazienti oncologici dopo dieci anni dal termine del trattamento e fino a cinque anni dopo la fine del trattamento per i pazienti per i quali la diagnosi è stata formulata prima del diciottesimo anno di età, consentendo ad essi di stipulare contratti e fruire dei servizi al pari degli altri cittadini”.

 

«Concordo con Bugetti  – aggiunge il presidente della commissione Sanità Enrico Sostegni  – che le compagnie di assicurazione e le banche non dovrebbero considerare la storia clinica delle persone colpite da cancro, che esse cioè che i sopravvissuti alla malattia non siano discriminati rispetto ad altri consumatori. In Francia, Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi, queste godono già del “diritto all’oblio”. E visto che le statistiche più recenti ci dicono che in Italia, grazie ai progressi della medicina, il numero delle persone guarite e sopravvissute al tumore è in forte aumento, parliamo di circa 3,6 milioni di cittadini nel 2020, è inammissibile che essi siano esclusi dalla possibilità di stipulare contratti finanziari o assicurativi».

 

«La risoluzione del Parlamento europeo – conclude Bugetti –  indica il 2025 come termine ultimo per gli Stati membri per garantire il diritto all’oblio. Credo che il nostro Paese debba arrivarci prima possibile e auspico che anche il voto del Consiglio regionale della Toscana alla mozione che ho presentato possa costituire una spinta in tal senso».

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