Carceri, Severino Saccardi (Pd) nuova visita a Sollicciano


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“Concludo il mio impegno in Regione come l’avevo cominciato”, dice il consigliere regionale

Il racconto della visita

saccardi3FIRENZE 16.04.2015 – «Concludo il mio mandato da consigliere regionale così come l’avevo iniziato, occupandomi dei diritti degli “ultimi”, di coloro che hanno poca o nessuna voce. C’è ancora molto da fare per essere fino in fondo un paese civile».

Lo dice Severino Saccardi, consigliere regionale del Pd, che questa mattina si è recato nel carcere di Sollicciano per prendere visione, a sei mesi dall’ultima visita, della situazione dell’istituto e delle condizioni dei detenuti e del personale.

«Ho potuto constatare – racconta Saccardi – che sono stati fatti dei piccoli passi in avanti, innanzitutto per quanto riguarda il sovraffollamento. Oggi la popolazione carceraria di Sollicciano ammonta a 700 detenuti, contro gli oltre 1000 di qualche tempo fa. Ma rimane troppo alto il dato percentuale di coloro che sono in attesa di giudizio: 300 sul totale. Questo dato testimonia una carenza cronica del nostro sistema giudiziario ed è un problema che, come si può comprendere, si riflette sulla vita all’interno delle carceri, creando problemi e tensioni. Per quanto riguarda le strutture danneggiate – prosegue Saccardi – ho constatato che per molte di esse sono stati eseguiti i lavori auspicati da tempo, per altre invece mancano ancora i fondi. Fondamentale, in questo come in altri campi, l’impegno profuso dalle associazioni di volontariato. Inoltre, ho trovato di estremo interesse un progetto, per ora solo sulla carta, per l’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto degli edifici: qui occorrerà un impegno forte delle istituzioni e di altri soggetti. La mia visita – aggiunge Saccardi – è terminata alla sezione femminile del carcere: qui devo segnalare la presenza di due bambini, cosa che non accadeva da molto tempo. Spero – conclude Saccardi – che il mio impegno sul tema dei diritti delle persone recluse possa essere portato avanti ancora nella prossima legislatura da altri: la vigilanza delle istituzioni democratiche per garantire diritti e dignità della persona deve essere costante e deve valere anche in relazione a chi ha sbagliato e deve pagare il suo debito verso la società, affrontando un cammino di recupero e riabilitazione civile.».

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