“Quella che andiamo ad approvare è una Manovra importante per sostenere lo sviluppo della Toscana. Cresce nei volumi di circa 700 milioni, pur senza ricorrere ad aumento della pressione fiscale, con l’intento di dare risposte ad una situazione di crisi conseguente alla crescita dell’inflazione e all’aumento dei costi energetici conseguenti alla guerra in Ucraina. Dispiace, purtroppo, che a fronte delle oggettive criticità del sistema sanitario e di assistenza alle cittadine e ai cittadini, mentre il precedente Governo aveva previsto un aumento delle risorse del fondo nazionale di sanità, quello attuale stia già operando tagli pesanti”.
Così il presidente del gruppo Pd in Consiglio regionale, Vincenzo Ceccarelli, anticipa la posizione su Bilancio di previsione 2023-2025, Legge di Stabilità per il 2023 e Collegato, Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Nadefr) 2023.
“Le nostre priorità – prosegue Ceccarelli – restano: salute, lavoro, politiche sociali e investimenti. In questo senso il gruppo ha chiesto ‘miglioramenti e correttivi’, che saranno contenuti nel maxiemendamento che sta predisponendo la Giunta, a cominciare dalle misure a sostegno delle famiglie con figli minori con gravi disabilità. Oltre a questo, abbiamo chiesto e ottenuto un rifinanziamento pari a 10 milioni del fondo per i piccoli Comuni, ricorse per 2 milioni da finalizzare ad un bando per la sicurezza stradale, finanziamenti integrativi per lo scorrimento del bando per i cosiddetti Custodi della montagna, nonché un sostegno per l’attività dell’Istituto storico della Resistenza. Tra le altre richieste fatte dal Gruppo Pd, per quanto non attinente al bilancio, ma bensì all’utilizzo del Fondo sanitario, c’è anche quella relativa alla necessità di sostenere le case di riposo e le residenze sanitarie per disabili, di cui la Giunta si farà carico. Con ordini del giorno collegati al bilancio, il Gruppo Pd chiederà, inoltre, che la Giunta lavori per un maggiore coordinamento degli Enti fiera toscani, al fine di perseguire quello che potrebbe diventare una sorta di grande polo fieristico regionale. Tra le altre richieste – conclude Ceccarelli – anche iniziative di formazione per l’artigianato artistico e interventi di mitigazione ambientale per la piana di Lucca e gli altri comuni interessati”.