FIRENZE 25.07.2012 (c.b.) «La difesa degli “interessi di bottega” non fa parte della nostra cultura politica e istituzionale. Capisco che gli esponenti del Pdl parlano sulla scorta dell’esperienza maturata in casa loro, ma Ammirati e Mugnai non possono stravolgere la realtà dei fatti lanciando accuse di schizofrenia e di presunta tutela, da parte nostra, di “interessi particolari”. Sulla questione del Comune unico del Casentino la nostra condotta è stata lineare, rispettosa delle leggi e, soprattutto, del voto espresso dai cittadini. Abbiamo infatti respinto la proposta di legge sul Comune unico perché la questione è stata oggetto di un referendum, nel quale ha prevalso nettamente il voto contrario in undici comuni su tredici e nel risultato complessivo. Fare il contrario, come hanno fatto Pdl e Lega, sarebbe stato uno schiaffo alla volontà popolare, quella stessa volontà tanto invocata a parole anche dagli esponenti della Lega Nord – che sul territorio hanno sempre proclamato “decida il popolo” – salvo poi, in fase di votazione, fare il contrario se quello che il popolo ha deciso non gli piace.
Nel caso dell’isola d’Elba, ci siamo comportati esattamente come per il Casentino, prendendo atto di una proposta di referendum. Anche lì, saranno i cittadini a decidere.
Certo, aldilà delle polemiche politiche, rimane l’auspicio, da parte nostra, affinché i processi di integrazione e di gestione associata tra gli enti in atto in Casentino siano allargati, con l’ingresso nell’Unione dei Comuni anche di quelli che finora hanno scelto di starne fuori. L’obiettivo rimane quello di guardare alla sostanza dei risultati di semplificazione e ottimizzazione, difesa dei servizi e rilancio delle politiche di sviluppo e per l’occupazione, impegnandosi anche a proporre micro-fusioni tra piccoli comuni casentinesi.».
Così i consiglieri regionali Vincenzo Ceccarelli, Enzo Brogi (Pd) e Marco Manneschi (IdV), replica ai consiglieri del Pdl Ammirati e Mugnai sulla vicenda del Comune unico del Casentino.