Consorzi di bonifica, Ceccarelli:“La Regione da tempo si muove per la semplificazione. L’abolizione dipende dal Governo che non mi pare abbia fatto niente”


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Il consigliere del Pd risponde a Pdl e Lega:“Il Consiglio Regionale ha approvato recentemente una legge che entro l’anno ci impegna a predisporre un Testo unico di riordino della materia della difesa del suolo”

“Sulla questione dei consorzi di bonifica trovo ancora una volta da primatisti della demagogia le dichiarazioni del collega Mugnai del Pdl e degli esponenti della Lega Nord. Prima di tutto perché, come ha ben sottolineato l’assessore Bramerini, i consorzi di bonifica dipendono da una legge nazionale e per questo non possono essere aboliti. Probabilmente i colleghi dovrebbero spendere più tempo a chiedere al loro Governo di intervenire oltre a sapere benissimo che il Consiglio Regionale, anche con ampio dibattito, ha approvato recentemente una legge con la quale ci siamo impegnati a predisporre entro l`anno un Testo unico di riordino della materia della difesa del suolo nel quale rientreranno anche i Consorzi”. Così Vincenzo Ceccarelli (Pd), presidente della Commissione Ambiente del Consiglio Regionale, risponde alle dichiarazioni dei colleghi del Pdl e della Lega sul tema dei consorzi di bonifica. “Il sindaco Fanfani solleva una questione giusta, quella della semplificazione. Da tempo – aggiunge Ceccarelli – la Regione sta lavorando in questo senso. La questione dei rapporti tra consorzi di bonifica, Comunità montane, Province e Regione è complessa e va affrontata con una riforma generale del settore per la quale, come detto, ci stiamo impegnando sia come Consiglio che come Giunta regionale in modo da arrivare ad un punto di chiarezza per la giusta divisione di competenze e responsabilità. Inoltre sulla questione dei consorzi di bonifica non si può sparare nel mucchio, ci sono realtà che funzionano come ad esempio quello della Valdichiana”. “Pdl e Lega – conclude Ceccarelli – dovrebbero fare un esame di coscienza e invece di parlare di carrozzoni a prescindere potrebbero rivolgersi al Governo nazionale che trasferisce spiccioli alle Regioni per i corsi d’acqua e la difesa del suolo. Forse ci si dimentica che il Governo Berlusconi è corso in soccorso di Comuni e amministrazioni amiche che hanno sprecato tantissimo e non ha fatto niente per premiare i più virtuosi”.

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