Cultura: teatri e spettacolo dal vivo, modificato il Testo unico regionale


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teatroVotata a maggioranza la proposta di legge che adegua il Testo Unico della Cultura alle disposizioni del decreto ministeriale dello scorso luglio in materia di erogazione dei contributi per lo spettacolo dal vivo e di riclassificazione dei teatri.

Come ha spiegato il presidente della commissione Cultura, Gianluca Parrini, il decreto stabilisce nuovi criteri per l’erogazione dei contributi per lo spettacolo dal vivo (Fondo unico per lo spettacolo, Fus) e introduce, al posto dei teatri di produzione ad iniziativa pubblica e dei teatri stabili di innovazione, le tipologie ‘teatro nazionale’ e ‘teatro di rilevante interesse culturale’ (organismo che svolge attività di produzione teatrale di rilevante interesse culturale prevalentemente nell’ambito della regione di appartenenza).  Condizione per l’erogazione dei contributi statali è il cofinanziamento da parte degli enti locali o di altri enti pubblici che, nel caso dei teatri nazionali deve essere pari a quello statale, nel caso invece dei teatri di interesse culturale è sufficiente un cofinanziamento del 40% rispetto al contributo statale.

Per permettere ai soggetti che operano nel settore dello spettacolo dal vivo la possibilità di accedere ai contributi regionali e, conseguentemente, permettere a questi stessi soggetti di concorrere all’ottenimento dei contributi in corrispondenza degli stanziamenti del Fondo unico per lo spettacolo, si è provveduto a posticipare al 30 settembre, per il solo anno 2015, il termine per l’accreditamento previsto dal regolamento della Giunta regionale.

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