Disturbi Specifici dell’Apprendimento, “La Regione faciliti la partecipazione ai concorsi delle persone con Dsa”


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Ilaria Bugetti ha presentato una mozione in Consiglio regionale che chiede misure specifiche per i concorsi indetti dalla Regione e un’iniziativa nei confronti di Parlamento e Governo nazionale per approvare norme in materia

 

“Valutare la possibilità di introdurre specifiche disposizioni che possano essere di utilità per i soggetti con Disturbi evolutivi specifici di apprendimento (DSA) che intendono partecipare ai concorsi indetti dalla Regione Toscana al fine di assicurare loro la pari opportunità per l’accesso al mondo del lavoro; attivarsi nei confronti del Governo e del Parlamento, affinché si possa giungere in tempi rapidi all’approvazione di una norma in materia”.

Sono questi gli impegni richiesti alla giunta toscana da una mozione presentata dalla consigliera Pd e vicepresidente della commissione sviluppo economico, Ilaria Bugetti.

«Parliamo di un fenomeno importante, che riguarda una percentuale fra il 3 ed il 5% della popolazione – spiega Bugetti – La questione mi è stata segnalata anche da alcune associazioni di genitori di figli dislessici. Purtroppo la legislazione nazionale è carente, perché affronta il problema dei DSA soltanto in relazione al mondo della scuola, quando in realtà la presenza di questi specifici disturbi, con tutte le problematiche che li caratterizzano, non smette di avere un’ influenza sulla vita di un individuo con la fine del percorso scolastico. Anzi, talvolta i disagi aumentano proprio nel momento dell’immissione nel mondo del lavoro. Nella scorsa legislatura, al Senato è stato presentato un Disegno di legge che proponeva disposizioni per favorire l’inserimento lavorativo delle persone con disturbi specifici di apprendimento. Occorre che il Parlamento si occupi di varare una norma in materia. Nel contempo – continua Bugetti – anche la Regione può provare a introdurre elementi di novità, per provare a introdurre facilitazioni per le persone affette da DSA che vogliono partecipare ai propri concorsi, come ad esempio la durata di tempo delle prove o l’utilizzo di strumentazioni adeguate in fase di prova di esame, cosa che alcune Regioni italiane hanno già previsto. Spero – conclude la consigliera – che anche in Toscana si possa, anche grazie a un voto favorevole su questa mia proposta e alla già annunciata disponibilità dell’assessore Stefania Saccardi, che ringrazio, andare in questa direzione».

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