Donazione organi, presentato il protocollo senese. Scaramelli (Pd): “La sfida è arrivare in un anno all’adesione di tutti i Comuni toscani”


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cs donazione organi sienaPresentati i risultati del protocollo d’intesa: i 36 comuni della Provincia di Siena hanno attivato il servizio di raccolta delle dichiarazioni di volontà.

“Sulla donazione degli organi, un tema importante sia per il valore morale dell’atto che per quello concreto che permette di salvare vite umane, presentiamo il ‘modello Siena’, basato sulla realizzazione di un protocollo d’intesa che ha coinvolto la Ausl 7, Aido e tutti i 36 Comuni senesi, dei quali il capofila è stato il Comune di Chiusi, in un percorso avviato quando ne ero Sindaco. Il protocollo è servito a guidare le amministrazioni comunali, chiamate dalla normativa nazionale ad attivare il servizio di raccolta delle dichiarazioni di volontà”.

“Un servizio che, con il progetto regionale “Una scelta in Comune”, la Toscana vuol rendere il più semplice e immediato possibile. Ai cittadini basterà recarsi nel proprio municipio, compilare il modulo, e la scelta, che ovviamente può essere anche negativa, verrà inserita nel Sistema Informativo Trapianti e, se richiesto, anche stampata sul retro della carta d’identità. Per questo, il momento del rinnovo del documento costituisce un’occasione privilegiata nella quale comunicare la propria volontà” – ha dichiarato il presidente della Commissione Sanità Stefano Scaramelli, che ha presentato i risultati insieme ai responsabili della Ausl 7 e al Segretario comunale di Chiusi.

“Con il protocollo d’intesa di Siena abbiamo raggiunto l’obiettivo pieno, dimostrando che è possibile trovare un modo per far convergere le amministrazioni, fornendo strumenti e supporto per superare le difficoltà burocratiche e tecniche e per la formazione degli operatori. Per la prima volta in Toscana, infatti, invece che adesioni di singoli comuni in ordine sparso, abbiamo raggiunto l’attivazione del servizio in tutti i comuni di una Provincia. Allo stesso tempo la risposta dei cittadini non si è fatta attendere, e in tanti hanno già fruito del servizio. La nuova sfida, quindi, è quella di esportare il modello in tutta la Toscana, con l’obiettivo di vedere l’adesione di tutti i Comuni toscani entro un anno”.  – conclude Stefano Scaramelli (Pd).

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