Essere un ragazzo come tanti


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CioliniBugetti2PRATO – 10.49 – “Ho collaborato con i volontari Arci come tuttofare al Circolo. Ho conosciuto tanti ragazzi italiani della mia età e sono stato felice di essere stato per una volta un ragazzo come tanti, una persona attiva e non una persona da assistere. Non siamo qui per elemosinare assistenza, abbiamo energie, volontà e capacità per partecipare alla vita della comunità.”

 

E’ il racconto di Kalhed che viene dal Ghana e, insieme ad altri 19 richiedenti asilo, è ospitato sul territorio pratese dalla Cooperativa Pane&Rose, Cooperativa 22 e Consorzio Astir partecipando al progetto “Accoglienza straordinaria e impegno civile” promosso dal Comune di Prato in collaborazione con ASM, Arci e Caritas. Il progetto ha visto l’impiego dei richiedenti asilo in attività socialmente utili, in supporto alla cura del percorso ciclabile di Prato e in supporto alle attività di promozione sociale delle associazioni. Khaled ha svolto il suo servizio presso i circoli Arci di San Giusto e San Giorgio a Prato.

 

CioliniBugetti“Nel mio paese-  e durante il viaggio mi sono successe tante cose brutte. In Libia non c’è sicurezza per nessuno, ma per noi che proveniamo dall’Africa sub sahariana è anche peggio. Le milizie e le bande fuori controllo ci rapinano, ci picchiano senza motivo e ci rapiscono per avere un riscatto. È successo anche a me. Sono rimasto imprigionato per più di un anno.” Il desiderio di K. è avere la possibilità di dimostrare di poter essere una persona come le altre in questo paese, un membro della comunità che lavora e dà il suo contributo. “Appena arrivato – racconta ancora Khaled- ho avuto bisogno di aiuto ma voglio costruire passo per passo la mia indipendenza e autonomia”.

 

 

Nicola Ciolini

 

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