Ex GKN, Ceccarelli (Pd): “Rilanciamo impegno della Regione, proprietà si attivi per pagare gli stipendi e nessuna strada venga preclusa”


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Proseguire l’azione di confronto con il Governo, le Organizzazioni sindacali e le istituzioni locali affinché si possa pervenire in tempi brevi alla sottoscrizione di un accordo tra le parti, che con condizione preliminare del pagamento degli stipendi, consenta l’attuazione del processo di reindustrializzazione e di rilancio del sito produttivo QF, ex GKN, di Campi Bisenzio. Inoltre, favorire e stimolare iniziative di “Worker’s Buy Out” valutando parimenti l’attivazione, per quanto di propria competenza, di tutte le misure disponibili a partire da quelle inerenti la formazione, il sostegno per gli investimenti ed il supporto all’autoimprenditorialità, anche in forma cooperativa, dei lavoratori. E’ quanto chiede alla Giunta regionale il Gruppo del Pd con una mozione urgente depositata in queste ore “In merito alla situazione dello stabilimento QF, ex GKN, di Campi Bisenzio”.

“In questi giorni – spiega il capogruppo Vincenzo Ceccarelli – da parte del Governo e della Regione Toscana è stata avanzata una proposta, condivisa dalle Organizzazioni Sindacali. Il punto di partenza è la richiesta alla proprietà di QF di revocare lo stato di liquidazione quale punto di partenza per la ripresa del confronto sull’attivazione, non retroattiva, dell’ammortizzatore sociale della Cassa Straordinaria per riorganizzazione, la cui competenza è in capo all’Agenzia Regionale ARTI, basata su investimenti per il mantenimento del sito, formazione per l’aggiornamento/riqualificazione professionale delle maestranze e scouting; nello svolgimento di quest’ultima azione la Regione ha intercettato e valutato le manifestazioni di interesse di sei potenziali soggetti, fra i quali va annoverato anche il progetto pervenuto da parte delle RSU incentrato sulla costituzione di una Cooperativa di lavoratori”.

“I lavoratori – prosegue il primo firmatario Faustol Merlotti – da sei mesi sono senza stipendio, la Regione Toscana nel corso dell’incontro che si è tenuto lo scorso 2 marzo nella sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha fatto emergere con chiarezza la propria posizione sulla questione, ossia la richiesta di immediata corresponsione degli stipendi dovuti. La sordità dimostrata in questi mesi da parte della proprietà non presuppone nulla di buono. Per questo motivo, come in tutti i mesi passati, siamo stati al fianco di tutte le lavoratrici ed i lavoratori coinvolti nella vertenza a cui va la massima solidarietà per la situazione che stanno vivendo da oltre due anni. Ora – conclude Merlotti – c’è bisogno di riprendere un dialogo, che sia però chiaro e corretto da parte della proprietà nei confronti dei lavoratori, del territorio e delle istituzioni”.

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