Fusione dei Comuni di San Giovanni d’Asso e Montalcino, Bezzini e Scaramelli: “Da questo percorso un esempio positivo per Siena e per la Toscana”


Share

“Un percorso nato dal basso e realmente partecipato che ha dato i frutti sperati”

scara bezzini nuovaLa schiacciante vittoria che esce dalle urne di questo referendum sulla fusione non è per niente scontata, come non scontato e altrettanto importante è il dato dei votanti. A Montalcino si è recato alle urne oltre il 48% degli aventi diritto, mentre a San Giovanni d’Asso gli elettori hanno superato il 65%. Il progetto di fusione nato dal basso, da un lungo e partecipato ascolto delle categorie economiche e di tutti gli attori e i cittadini dei due comuni ha dato i suoi frutti sperati.

Quella di Montalcino e San Giovanni d’asso va ricordato è una proposta di fusione nata da elementi che meritano di essere sottolineati: innanzitutto la grande capacità di andare oltre gli schieramenti politici e guardando solo e unicamente alle richieste e alle necessità del territorio. E’ stata una sfida giocata da tutti con coraggio, a viso aperto e con l’obiettivo comune della necessità di innovare il percorso istituzionale e partecipativo di queste due comunità. Ora bisognerà continuare in questo cammino puntando alla costruzione di un progetto d’area che include, ad esempio, la realizzazione di un distretto rurale e la valorizzazione delle eccellenze locali, a partire dal tartufo e dal vino; l’attenzione alla coesione sociale e ai bisogni dei cittadini ai quali il nuovo comune sarà in grado di dare migliori e maggiori servizi; la rinnovata architettura istituzionale nella quale anche realtà più piccole del territorio troveranno rappresentazione.

Così i consiglieri regionali Simone Bezzini e Stefano Scaramelli commentando la vittoria del Sì al referendum sulla fusione dei due comuni.

Share